Elettrosmog, la rivolta di San Saba contro la nuova antenna: ecco le barricate

L'antenna di San Saba
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Un’estate rovente come poche. Con i comitati che lottano contro l’elettrosmog in rivolta contro le tante installazioni di antenne 5G in città. Una lotta che vede il turno di San Saba, dove oggi pomeriggio – mercoledì 10 luglio – i cittadini si raduneranno in via Federico Zuccari 2 per un sit in di protesta.

Il cambio di regolamento

Una rivolta che è solo l’ultima di una lunga serie. Il Campidoglio infatti, con un dossier messo a punto dalla “premiata ditta” Monica Lucarelli & Paolo Aielli (rispettivamente ancora assessore al Commercio e Direttore Generale del Campidoglio), ha allargato le maglie del regolamento 5G che erano state strette durante la giunta Raggi. Questa mossa è stata presa perché altrimenti le varie società di comunicazione non avrebbero preso in considerazione Roma per puntare sulla nuova tecnologia ultraveloce: molto meglio Milano dove i regolamenti sono meno duri.

Il cavallo di battaglia di Gualtieri

Ma il 5G è stato da sempre un cavallo di battaglia di Gualtieri in campagna elettorale e il sindaco delle mille figuracce non poteva portare a casa l’ennesima sconfitta. Quindi più disponibilità alla tecnologia in barba alla salute. Ecco allora che in questi giorni estivi le installazioni hanno subito una forte accelerazione per far trovare pronta e coperta la città per il Giubileo. Una scelta che però sta scatenando le ire dei comitati che non vogliono vedere ecomostri che lanciano onde radio a tutta forza.

Ira pentastellata

Naturalmente, chi cavalca questa battaglia sono gli esponenti dei Cinque Stelle che si sono visti cancellati le norme studiate per un mandato in nome della salute pubblica. Dopo due anni “di completo e irresponsabile immobilismo, inizia finalmente la discussione in Aula della delibera sulle nuove antenne 5G. Due anni di silenzi assurdi imputabili a un altrettanto surreale intento di studiare e semplificare durante i quali, di fatto, le antenne sono proliferate nella nostra città senza alcun controllo e senza porre alcun limite nemmeno per le zone in cui insistono siti sensibili, dal momento che, ancora oggi, continua a mancare un piano di localizzazione con efficacia prescrittiva che circoscriva esattamente le aree idonee all’installazione”. Lo dichiarano, in una nota, la consigliera del M5s a Roma Virginia Raggi, il capogruppo della Lista Civica Virginia Raggi Antonio De Santis e la capogruppo della Lista Civica Virginia Raggi in Municipio IX Carla Canale.

Anche Monte del Marmo

“Solo per citare due casi recenti, l’installazione di due nuove antenne installate nel cuore di San Saba, accanto a un’altra antenna già esistente, e a Monte del Marmo, a poco più di 100 metri da un asilo hanno suscitato un’ondata di legittima indignazione per la facilità con cui si consente alle società installatrici di mettere a repentaglio la salute dei cittadini Un ritardo, peraltro, che dopo le sentenze con cui il Consiglio di Stato ha eliminato i limiti minimi dai luoghi sensibili e l’innalzamento dei livelli di emissioni voluto dal Governo Meloni, sa di presa in giro”, conclude la nota.