Elezioni, chi vince e chi perde. In tutti i sondaggi il cdx vola

Con le dimissioni di Mario Draghi, si è aperta di fatto la campagna elettorale. L’ormai ex premier, si è recato questa mattina al Colle. E nel pomeriggio, sono attese le determinazioni del Presidente della Repubblica. Che verosimilmente, scioglierà le Camere. Mentre l’esecutivo resterà in piedi solo per gli affari correnti, fino al voto. La data delle elezioni non è ancora fissata, ma si parla insistentemente del 18 settembre. Si tratterebbe quindi di una campagna lampo, assolutamente insolita. Per consentire al nuovo governo di entrare in carica al più presto. Vista la situazione economica, e la congiuntura internazionale. A questo punto, è quasi scontato che si andrà alle urne con l’attuale sistema elettorale, noto come Rosatellum. Ma la domanda ovvia è, chi vincerà le elezioni? Chiaro che la risposta la daranno solamente le urne. Ma i sondaggi parlano chiaro. Il centrodestra potrebbe vincere, o addirittura stravincere. Unica possibilità per la sinistra di limitare i danni, sarebbe il cosiddetto ‘campo largo’. L’alleanza che va da Italia Viva ai 5Stelle passando per il Pd. Uno scenario però, che dopo la crisi sembra lontanissimo. Vediamo comunque le tre ipotesi possibili, elaborate dalla supermedia dei sondaggi YouTrend dell’ultima settimana.

I tre scenari delle elezioni. In ogni caso il centrodestra trionfa

Per prima cosa, il primo scenario. Il Pd si presenta insieme al Movimento 5 stelle e alla lista unitaria di Sinistra italiana e Verdi, senza alleanza con i partiti di centro (Azione/+Europa e Italia viva). In tale evenienza – altamente improbabile – stando al sondaggio, il centrodestra vincerebbe comunque con 221 seggi su 400 alla Camera e 108 su 200 al Senato,. Ottenendo quindi la maggioranza assoluta per governare in entrambi i rami per Parlamento.

Se, invece, i 5 stelle non dovessero allearsi col centrosinistra composto da Pd, Sinistra/Verdi, Azione/+Europa e Italia viva, allora si passerebbe allo scenario B. In tal caso, il centrodestra arriverebbe ad avere una maggioranza ancora più ampia, sfiorando il 60% dei seggi: 240 alla Camera e 122 al Senato. La spaccatura dell’asse giallorosso porterebbe infatti il centrodestra a vincere gran parte dei collegi uninominali, dal momento che la coalizione Fratelli d’Italia-Lega-Forza Italia se ne aggiudicherebbe 116 su 147 alla Camera e 59 su 74 al Senato.

La conclusione è drasticamente semplice: solamente una alleanza molto larga con Pd, M5s, Sinistra/Verdi, Azione/+Europa e Italia viva potrebbe in teoria mettere in difficoltà la nascita di un governo di centrodestra. Nell’ipotesi di uno scenario C, il centrodestra avrebbe infatti 202 deputati e 99 senatori. Uno scenario quasi impossibile, vista la distanza siderale tra la coppia Renzi Calenda e il M5S. E le ultime parole di Enrico Letta. Che appena questa mattina, ha dichiarato lapidario: il campo largo è morto. In ogni caso, aggiungendo i 12 parlamentari eletti nei collegi Esteri, persino questo campo larghissimo al centrosinistra potrebbe non bastare.