Elezioni europee, caos per ritirare le tessere elettorali: Gualtieri nella bufera

Le file all'ufficio elettorale di via Petroselli

L’affluenza ai seggi per le Elezioni Europee è bassissimo e a contribuire all’astensionismo ci ha pensato la disorganizzazione del Comune di Roma. In via Petroselli file paurose con attese anche di due ore. Una situazione allo sbando che ha fatto rinunciare a votare decine di cittadini. Nella bufera il sindaco Gualtieri e i suoi uffici che non hanno predisposto un piano speciale e una copertura equa di personale.

L’affluenza alle ore 12

Alle ore 12, in Italia, l’affluenza alle urne per le elezioni europee supera il 24 per cento. Lo riporta Eligendo, il portale delle elezioni del ministero dell’Interno. Gli elettori potranno votare fino alle 23. Nel Lazio, per le elezioni comunali, l’affluenza al voto è stata pari al 39,14% secondo i dati del Viminale. Quella di Viterbo è stata la provincia che ha raggiunto la percentuale maggiore degli aventi diritto: 44%. Nelle provincia di Rieti si sono recati alle urne il 42,1% degli elettori. Nella provincia di Latina il 41,4%, a Frosinone il 39,2%. Nella provincia di Roma alle 12 ha votato il 36,5%. Ieri, alle 23, in tutto il Lazio l’affluenza è stata del 24,4%. 

Caos anche nei municipi

“Non solo l’ufficio anagrafico è andato in tilt anche nei municipi la situazione è drammatica. “Ho atteso un’ora e 32 minuti per ritirare la tessera elettorale nella sede di piazza Cinecittà – spiega Valentina, una residente di Don Bosco – assistendo a passeggiate avanti e indietro nel salone da parte del direttore e 3 sottoposti. Solo 4 sportelli aperti perché a detta del direttore i dipendenti si sono rifiutati di fare straordinari. Vergognatevi”.

Santori (Lega): “Spettacolo indecoroso”

“Cercano di fare di tutto per non mandare i cittadini al voto – scrive su Facebook Fabrizio Santori, capogruppo della Lega in Campidoglio – Una vergogna inaudita, una mortificazione inaccettabile per Roma di fronte a tutta l’Europa. Dipendenti comunali in file chilometriche per il ritiro delle nomine da presidenti di seggio in attesa per ore sotto al sole, uno spettacolo indecoroso che si sta verificando anche nei municipi per i cittadini per il ritiro delle tessere elettorali, bloccate negli uffici postali e mai consegnate dal comune ai nuovi residenti e neanche ai nuovi 18enni votanti. Senza dimenticare la classica giostra degli scrutatori mancanti nei seggi. Un disastro totale nella gestione di queste elezioni europee. Eppure le elezioni hanno tempi certi e indicati da mesi non sono una sorpresa così come non è una sorpresa l’Incompetenza di questa amministrazione ormai arrivata alla frutta con un Sindaco che pensa sempre più a suonare la chitarra dimenticando i problemi di Roma”.