Elly Schlein arriva a dare dell’antisemita alla maggioranza

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È arrivato il nuovo sciacallo rosso, si chiama Elly Schlein e pensa di poter dispensare patenti di democrazia.

E oggi, nella giornata dedicata alla memoria dell’Olocausto ebraico, tocca pure trattare di sue frasi sciagurate che indicano che razza di personaggio potrebbe arrivare al Nazareno, essendo una delle tante e troppe candidate alla segreteria del Partito democratico.

Che pena Elly Schlein

Ieri Elly Schlein si è messa a concionare a La7 e ne ha sparata una davvero grossa contro la destra italiana alla domanda se vuole veramente la pacificazione nazionale: “Non ci credo. Abbiamo lasciato troppo campo alle forze neofasciste che negano l’Olocausto senza vergogna. Bisogna sciogliere queste formazioni, e ho sentito troppe nostalgie e troppe ambiguità anche da esponenti della maggioranza che guida questo paese“. Che pena.

Ecco, questa è un’autentica vergogna. Anzitutto perché proprio dalla maggioranza che governa l’Italia non c’è alcun dubbio sulla vicinanza e la solidarietà verso una tragedia immensa. E senza bisogno di speculazioni da sinistra.

Da Meloni, a Salvini e a Berlusconi, nessuno ha mai manifestato la benchè minima lontananza rispetto all’Olocausto e alle sue troppe vittime. E neanche le radici paterne ebraiche della Schlein possono negare questa realtà.

E siccome a sinistra sanno bene queste cose, c’è davvero da chiedersi il perché di un’infamia di questo livello. A destra ci fu dibattito sin dai tempi dello stesso Msi, ma alla negazione dell’Olocausto non ci si arrivò affatto. E per fortuna. Semmai c’erano divisioni sulla politica contemporanea, tra filo israeliani – maggioritari – e filo palestinesi, che erano in minoranza.

Probabilmente, anche in questa contorsione storica ha un posto di rilievo la sondaggistica. Puntualmente, ogni volta che sta per arrivare una sconfitta, a sinistra si gioca la carta dello scacallaggio storico. Ma farlo in contemporanea con il giorno della Memoria è davvero disgustoso e nel Pd qualcuno farebbe bene a farlo notare a questa signorotta piuttosto avventata nell’esprimere le sue opinioni fasulle. E chieda scusa, se è capace di capire che cosa voglia dire rispetto.