Emergenza maltempo, crolla un altro albero. E il Tevere fa paura

Continua anche oggi l’emergenza maltempo in tutta la Capitale. Con forti scrosci di pioggia e raffiche di vento, che sferzano le strade di Roma. Una situazione meteo che sta destando l’allarme nella Protezione civile, e che ha già causato notevoli danni a persone e cose. Per fortuna almeno finora senza gravi conseguenze. Gli allagamenti però si succedono in diverse zone di Roma, e ieri a Ponte Mammolo più che in macchina o in moto bisognava muoversi in barca. Con attimi di panico per i passeggeri di un torpedone del Cotral, rimasto intrappolato nell’acqua alta. Con i soccorritori costretti a far uscire le persone con una passerella di fortuna. Ma anche il forte vento ha creato disagi e pericoli. Specie per i tanti alberi alti e non potati presenti in città. Un problema che ad ogni ondata di maltempo si ripresenta puntuale. Come nel caso della ragazza rimasta miracolosamente illeso dentro alla sua vetturetta schiacciata da un ramo caduto nei pressi di Villa Ada. O del passante ferito al Villaggio Olimpico pochi giorni fa. Ricoverato al pronto soccorso in codice rosso. Infine, il grande pino che si è abbattuto ieri su una pensilina dell’ATAC alla stazione Termini. E questa mattina, nuovo crollo di un albero all’Appio, a via di Porta Furba. Tanta paura, e strada chiusa. Ma per fortuna almeno stavolta nessun ferito.

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Ennesimo albero caduto per il maltempo, stavolta a via di Porta Furba. E fino a domani chiusi gli accessi al Tevere

L’ennesimo albero abbattuto dal forte vento e forse reso marcio dalla pioggia e dal maltempo si è abbattuto al suolo questa mattina alle sei a via di Porta Furba. Con un forte boato, invadendo la carreggiata. Sul posto sono dovuti intervenire gli agenti del VII gruppo per bloccare la strada, mentre la rimozione del grosso tronco e dei rami spettera’ ai Vigili del Fuoco. Ed è grande allarme per la situazione meteo su Roma, almeno fino alla giornata di domani. Così è stato istituito in tavolo operativo dalla Protezione civile regionale, con i gruppi della Polizia locale dei Municipi maggiormente flagellati dal maltempo. Presenti alle riunioni anche i rappresentanti del dipartimento sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana di Roma Capitale, mentre si collegheranno in remoto le società di servizi come l’Ama e l’Atac. Che comunque potrebbero essere chiamate a lavorare in una situazione di emergenza. Almeno da un punto di vista dell’agibilità di strade, ponti e sottopassi. Fino a domani inoltre saranno chiuse tutte le scale di accesso agli argini del Tevere, con il fiume costantemente monitorato come avviene per l’Aniene. Anche se almeno per ora la situazione seppur grave appare sotto controllo.

https://www.romatoday.it/cronaca/alberi-caduti-allagamenti-a-roma-oggi-5-gennaio-2020.html

L’immondizia non rimossa dagli argini del fiume arriva dritta in mare

E oltre all’allarme per una possibile piena, il Tevere desta anche altre preoccupazioni. Infatti è tantissima l’immondizia che si è accumulata lungo gli argini, e che l’amministrazione comunale non ha mai provveduto a ripulire. Sulle sponde del ‘fiume biondo’ infatti si trova di tutto, da monopattini vandalizzati a lavatrici e materassi. Ma ci sono anche i resti degli accampamenti di fortuna, dei tanti sbandati che vivono sotto i ponti. E che con la piena sono dovuti scappare. Così come non mancano alcuni allestimenti di Piazza Tevere e Tiberis. Lasciati su posto, dopo l’esperimento (e il flop) delle spiagge fluviali di quest’estate. Insomma, tutta immondizia che la corrente ha trascinato via. E che adesso in parte si è incagliata nell’oasi protetta di Isola Sacra. E per il resto è finita in mare. Una situazione grave, già denunciata da Legambiente e dal presidente dell’associazione ambientalista Ecoitalia solidale Piergiorgio Benvenuti. Denunce purtroppo rimaste ancora senza risposta.
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