Emiliano che vuole fare sputare il sangue agli avversari è diventato il miglior spot per il centrodestra
Peccato che i sondaggi elettorali non possano essere più diffusi: Michele Emiliano che vuole fare “sputare sangue” al centrodestra, “comunque vadano le elezioni”, è il miglior spot elettorale per Salvini, Meloni e Berlusconi.
Se ci sono ancora degli elettori che nutrono dei dubbi, faranno bene a sentire con quanto livore con quanto vomitevole astio, questo signore in preda alla disperazione, questo truculento personaggio che non solo è presidente della Regione Puglia, ma che è stato anche un alto magistrato della Repubblica italiana che avrebbe dovuto garantire imparzialità in ogni sua azione, parla degli avversari politici. Hanno la colpa di avere il consenso degli elettori. Quella parola della quale lorisgnori si ammantano e che hanno registrato nella denonimazione del loro partito: questi “democratici” sono usciti pazzi. Sono accecati dal terrore di perdere il potere che li ha visti egemoni per anni in ogni ganglo del potere (magistratura inclusa).
Possibile che Emiliano non sia consapevole dei rischi e delle possibili conseguenze che affermazioni cariche d’odio potrebbe avere? Improbabile. Un clima d’odio che fa il paio con l’agguato di cinquanta anarchici contro il gazebo della Lega a Marina di Massa, nella rossa Toscana. Gli odiatori rossi di professione sono tornati a colpire.
E i loro cattivi maestri sono in posti di potere e di governo. Giustificano, minimizzano, eludono. Lanciano l’allarme democratico, che è un modo subdolo per giustificare qualsiasi azione contro la destra.
Vergognoso Emiliano, ma ancora più vergognoso Enrico Letta, che non ha avuto una sola parola di condanna, che non ha preso le distanze ma ha applaudito il governatore che parlava della Puglia come di “Stalingrado”. Mai paragone fu più inquietante. Stalingrado, città della Unione sovietica comunista, mai così vicina a questa sinistra italiana. O a quello che ne rimane.