Erosione costiera a Ostia Levante, a febbraio parte esposto per danno erariale da 12 milioni di euro
Le spiagge di Ostia Levante stanno vivendo una crisi senza precedenti, un problema che non riguarda soltanto l’ambiente ma coinvolge anche il patrimonio culturale, sociale ed economico del litorale romano. In dieci anni, oltre il 50% della battigia è andato perduto, trasformando radicalmente il paesaggio costiero e mettendo in pericolo le infrastrutture simbolo di Ostia. Le recenti mareggiate hanno aggravato la situazione, rendendo ormai evidente l’urgenza di un intervento coordinato e competente da parte delle istituzioni.
Effetti drammatici
Gli effetti dell’erosione sono drammatici e visibili a tutti. Dalle immagini catturate dai droni, il mare appare ormai incombente su strutture storiche come la fontana dello Zodiaco e la piscina del Kursaal, quest’ultima simbolo di eleganza e svago per generazioni di romani. Le passerelle sono state spazzate via, le vetrate infrante, e interi stabilimenti – come il Kursaal, lo Shilling e lo Sporting Beach – rischiano di scomparire per sempre. La distruzione delle infrastrutture non solo rappresenta una perdita economica, ma anche un colpo al cuore dell’identità culturale del litorale.
Una crisi irrisolta
Gli effetti di questa crisi sono sotto gli occhi di tutti. Dalle immagini drammatiche riprese dai droni in questo inizio anno, si osserva il mare lambire la base della fontana dello Zodiaco e minacciare la piscina e il trampolino del Kursaal, simboli iconici del comfort e dell’accoglienza di Ostia. “Il disastro, ormai riguarda i corpi principali degli impianti balneari – commenta Massimo Muzzarelli, presidente di Federbalneari Roma – Ora ci cominciamo a preoccupare per la tenuta della piscina del Kursaal e della iconica ruota del trampolino. Se dovesse cadere sarebbe davvero il segno evidente del tracollo di Ostia”.
Strutture crollate, vetrate infrante e passerelle spazzate via sono solo alcune delle devastazioni che rendono sempre più precaria la tenuta del litorale. “La Regione Lazio dovrebbe iniziare i lavori per combattere l’erosione costiera a Marzo ma questi rischiano di arrivare troppo tardi – commenta Franco Petrini dalla Nuova Pinetina – Ad oggi i danni alle strutture sono enormi, ci sono milioni di metri cubi di detriti. Il privato non ha la forza di compiere lavori del genere, c’è un evidente rimpallo tra Comune e Regione”. Nel frattempo, i balneari si trovano a fare i conti con danni stimati in milioni di euro, senza avere né i mezzi né le risorse per agire autonomamente.
Rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione
A peggiorare la situazione è il rimpallo di responsabilità tra Comune e Regione, che frena la pianificazione e l’esecuzione di interventi strutturali. L’assenza di una visione unitaria e scientificamente fondata rischia di vanificare ogni sforzo e di trasformare il litorale romano in una zona di degrado permanente.
Esposto per danno erariale stimato intorno ai 12 milioni di euro
Gli errori del passato sono evidenti. Secondo balneari ed esperti del settore, opere come i “pennelli a mare” hanno alterato le correnti marine, aggravando l’erosione invece di contenerla. Similmente, i prelievi di sabbia con granulometria errata e i ripascimenti effettuati in momenti inadatti hanno peggiorato la situazione. “Troppi gli errori e le improvvisazioni in nome dell’emergenza – commentano da Labur – Proprio per questa ragione stiamo redigendo, e sarà pronto a inizio febbraio, un dettagliato esposto da presentare alla Procura della Corte dei Conti per un danno erariale stimato intorno ai 12 milioni di euro“.
Emergenza che tocca l’identità di Roma
L’erosione di Ostia Levante è più di una crisi ambientale: è un’emergenza che tocca l’identità di Roma e il benessere delle sue comunità. Le spiagge di Ostia non sono solo luoghi di svago, ma rappresentano una parte essenziale della memoria collettiva e della cultura romana. È tempo che le istituzioni abbandonino le logiche di emergenza e si impegnino in un progetto strategico che protegga il litorale e assicuri un futuro sostenibile per le generazioni a venire. Solo attraverso un impegno condiviso, trasparente e competente sarà possibile salvare le coste di Ostia, restituendo ai romani uno dei luoghi più amati e iconici della loro città.