Erosione costiera ad Ostia, stabilimenti inghiottiti dal mare: “Serve stato calamità”

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Le immagini drammatiche del litorale di Ostia, immortalate dai droni, hanno riportato al centro dell’attenzione pubblica una crisi ormai cronica: l’erosione costiera che sta letteralmente inghiottendo spiagge e stabilimenti storici. I simboli del mare di Roma, come il Kursaal, lo Shilling e lo Sporting Beach, rischiano di essere relegati a un nostalgico album dei ricordi. Le dichiarazioni del deputato di Fratelli d’Italia Luciano Ciocchetti e della consigliera capitolina Francesca Barbato richiamano l’urgenza di affrontare questa emergenza con decisione e visione strategica.

Un problema annoso

Da anni il fenomeno delle mareggiate e dell’erosione costiera colpisce il litorale laziale, ma le risposte istituzionali si sono spesso limitate a soluzioni tampone inefficaci. Cabine distrutte, strutture inghiottite dal mare e danni economici significativi al settore turistico-balneare testimoniano la gravità della situazione. Come sottolinea Ciocchetti, i danni non si limitano al turismo, ma rappresentano una perdita culturale e storica per la comunità romana, con intere porzioni di costa che rischiano di scomparire definitivamente.

La richiesta di stato di calamità naturale

Per far fronte all’emergenza, Ciocchetti propone una misura immediata: la richiesta formale dello stato di calamità naturale. Questo permetterebbe di mobilitare risorse straordinarie e di coinvolgere la Protezione Civile, Regione Lazio e Governo in un intervento tempestivo. Francesca Barbato, consigliera capitolina, sostiene questa posizione, evidenziando l’assurdità di destinare ingenti fondi alla riqualificazione del lungomare senza risolvere il problema principale: la protezione della costa.

Secondo Barbato, il rischio legato ai rifiuti inerti trascinati in mare dalle mareggiate rappresenta un’ulteriore minaccia ambientale, oltre a peggiorare le condizioni del litorale. La necessità di poteri straordinari e di una collaborazione istituzionale senza precedenti diventa quindi imprescindibile per evitare che la crisi diventi irreversibile.

Pianificare soluzioni strutturali definitive

Oltre agli interventi immediati, è fondamentale pianificare soluzioni strutturali definitive. L’erosione costiera è un fenomeno complesso, che richiede un approccio scientifico basato sullo studio delle correnti marine e dell’impatto delle opere esistenti. È essenziale evitare gli errori del passato, come l’utilizzo di materiali inadatti per i ripascimenti o la costruzione di barriere inefficaci.

Una linea progettuale condivisa potrebbe includere interventi come barriere sommerse, ripascimenti programmati con materiali adeguati, e il monitoraggio costante delle condizioni marine. Inoltre, è cruciale coinvolgere le comunità locali, i concessionari e gli esperti del settore per garantire che le soluzioni siano sostenibili e rispondano alle reali esigenze del territorio.

Un appello alla responsabilità

Il litorale di Ostia non è solo una destinazione turistica: è un patrimonio di valore inestimabile, un luogo di incontro e memoria per generazioni di romani. Salvare le sue spiagge e i suoi stabilimenti storici non significa solo preservare il passato, ma garantire un futuro al “mare di Roma”.

Come evidenziato da Ciocchetti e Barbato, il tempo per agire è ora. Le istituzioni devono rispondere con decisione, superando le divisioni e adottando un approccio pragmatico e orientato ai risultati. Solo così sarà possibile evitare che il disastro annunciato si trasformi in una tragedia irreparabile.