Esempio Macron sui clandestini? Ora scusatevi con l’Italia
Che facciamo adesso, prendiamo esempio da Macron, l’esempio del Pd quanto a politiche di accoglienza? La Francia può espellere i migranti arrivati da una nave Ong mentre l’Italia se li deve ingoiare tutti? Chi protesta adesso per l’atteggiamento “disumanitario” di Parigi così come si è preteso di fare in casa nostra?
È accaduto che ben 123 dei 234 ospiti della Ocean Viking sono stati ritenuti non idonei a sbarcare in terra transalpina. La Meloni aveva definito “bizzarri” i metodi dei nostri medici che avevano dato il loro lasciapassare sanitario per tutti i clandestini approdati in Sicilia e Calabria. Macron, beato lui, ha usato metodi più spicci e nessuno lo rimprovera nella sinistra con la bava alla bocca.
L’esempio Macron c’è ancora?
Chissà se ci sarà qualcuno in Europa – ma anche appunto nella sinistra italiana – in grado di spiegarci se l’esempio giusto è proprio quello di Macron.
Che nel frattempo si guarda bene dall’ accogliere clandestini che dovessero provenire dall’Italia. Finora se ne è presi appena 38, uno scandalo vero. Magari promettono che saranno disponibili su 3000 da prendersi, ma sono parole. I fatti dicono altro. Le cifre dell’accordo di giugno riguardavano diecimila migranti da ricollocare. Non è accaduto nulla di soddisfacente.
Non solo: Macron e i suoi si sono permessi quella “selezione” di chi poteva sbarcare e chi no che invece è stata violentemente negata all’Italia con una polemica davvero ignobile, con uno sciacallaggio da voltastomaco.
Chi si scusa con l’Italia?
Domanda: qualcuno si scuserà per come stiamo stati trattati noi italiani? Sempre Parigi è arrivata a tacciare l’Italia come autrice di un “brutto gesto” nei confronti della Ocean Viking e davvero i nervi crollano. Capito? Loro impediscono l’ingresso in Francia a tutti i migranti, ma Roma ha fatto un brutto gesto. Un manicomio.
Il governo Meloni non si faccia fregare dai giochini di questi europeisti che pensano solo ai fatti loro. Alzi il vessillo dell’interesse nazionale e non abbia timore di rispondere a tono a chi fa il furbetto.