Esplosione ad Artena, crolla il tetto di una casa: ferite due persone

Esplosione oggi ad Artena

Dopo Fiumicino e Ardea, ancora una fuga di gas e un’esplosione. Stavolta ad Artena, dove questa mattina intorno alle 7 i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Colleferro e quelli della Stazione del posto sono intervenuti, insieme ai Vigili del Fuoco e al personale del 118, in Contrada Abbazia. Prima il boato, poi il silenzio. E quell’esplosione avvenuta all’interno di una casa indipendente, vicina a una falegnameria.

Fuga di gas ad Artena
Fuga di gas ad Artena – www.7colli.it

Ardea, esplosione in cucina: 62enne in fin di vita

Fuga di gas ad Artena

Stando a una primissima ricostruzione, le fiamme sono divampate a seguito dell’esplosione per una fuga di gas da una bombola di gpl, che si trovava all’interno dell’appartamento. Quello che è certo, invece, è che due persone, due uomini, che dormivano sono rimaste ferite. Fortunatamente non sembrerebbero essere in pericolo di vita e ora i due stanno per essere trasportati dal personale sanitario del 118 in ospedale, uno a Colleferro e l’altro al Sant’Eugenio di Roma, lì dove i medici si prenderanno cura di loro.

I Vigili del Fuoco hanno domato prontamente le fiamme e hanno messo in salvo le due persone, ma l’esplosione ha danneggiato la cucina e ha provocato il crollo del tetto. Al momento le operazioni di messa in sicurezza dell’intero stabile, lì dove è avvenuta l’esplosione, è in corso. Così come sono in corso tutte le indagini per stabilire le esatte cause.

Esplosione Artena
Esplosione Artena – www.7colli.it

Un episodio simile ad Ardea

Un fatto simile si è verificato nella serata di domenica ad Ardea. Anche qui probabilmente a causa di una bombola del gas che si trovava in cucina e che è esplosa per cause da accertare, il tetto di una villetta è ‘saltato’ ed è crollato parzialmente.

Un uomo di 77 anni è stato soccorso, ma fortunatamente lui è rimasto illeso. La donna, invece, una 62enne, è stata trasportata in ospedale con l’ambulanza: ora si trova al Sant’Eugenio di Roma ed è, purtroppo, in fin di vita. L’intera area è stata messa in sicurezza e sequestrata perché ora spetterà ai Carabinieri fare chiarezza e ricostruire quanto accaduto.