Esquilino, prima litiga con dei connazionali, poi picchia gli agenti e li manda in ospedale
Erano intervenuti per sedare l’ennesima accesa discussione – che stava trasformandosi in lite – in via Principe Amedeo, nel quartiere Esquilino a Roma, gli agenti dell’unità Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale) della Polizia Locale di Roma Capitale, quando sono stati aggrediti – all’inizio solo verbalmente – da un uomo di nazionalità tunisina di 31 anni.
E proprio dopo aver ricevuto gli insulti, durante le procedure di identificazione, i caschi bianchi sono anche stati violentemente aggrediti, tanto da finire in ospedale, mentre lo straniero è finito in manette.
L’intervento dei caschi bianchi
È successo ieri pomeriggio, durante un normale controllo delle strade del quartiere. La pattuglia stava svolgendo il consueto servizio di vigilanza nella zona dell’Esquilino quando, verso le 17, gli agenti si sono accorti che un gruppo di persone stavano discutendo animatamente in via Principe Amedeo.
La pattuglia si è quindi avvicinata per verificare cosa stesse accadendo, soprattutto per evitare che la situazione non degenerasse. Ma appena i caschi bianchi sono arrivati nei pressi del gruppo, uno dei presenti ha iniziato a dare in escandescenze, rifiutandosi di fornire i documenti, opponendo resistenza e dapprima insultando gli agenti.
L’aggressione
Riportata la calma, l’uomo è stato condotto presso gli uffici di Via Macedonia per le procedure di identificazione, nel corso delle quali ha iniziato a manifestare comportamenti aggressivi nei confronti degli agenti. È qui che c’è il 31enne ha dato il “meglio” di sé. il tunisino, con numerosi precedenti per reati in materia di stupefacenti, contro il patrimonio e risultato poi recidivo per reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, si è abbandonato all’ennesima violenta aggressione nei confronti dei caschi bianchi romani, ferendone due, rispettivamente medicati presso gli ospedali Vannini e San Giovanni.
Gli agenti hanno riportato prognosi di 5 e 3 giorni. Il 31enne è stato quindi arrestato per resistenza e lesioni. In queste ore il processo con rito direttissimo, nel corso del quale dovrà rispondere all’Autorità Giudiziaria per i reati commessi.
Il sindacato: basta aggressioni
Sull’episodio è intervenuto attraverso una nota il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale). A parlare il Segretario Romano Marco Milani.
“Si tratta dell’ennesimo episodio di intervento su criminalità urbana da parte della Polizia Locale di Roma Capitale ed ennesima aggressione ai nostri agenti. Appena venerdì scorso una nostra collega impegnata nel contrasto alla mala movida ha ricevuto 30 giorni di prognosi.
È un dato di fatto come siano le Polizie Locali ad essere la presenza prevalente per le strade delle grandi metropoli e come, di conseguenza, ricada su di esse la gran parte del peso della cosiddetta sicurezza percepita. Chiediamo il pieno riconoscimento dello status di Forza di Polizia: le nostre donne e i nostri uomini meritano medesime garanzie e tutele dei colleghi delle forze dell’ordine”, dichiara Milani.