Esquilino, ‘soliti noti’ spaccano i vetri a una quindicina di auto con spranghe e bastoni: residenti terrorizzati e furiosi

Finestrini della auto infranti da stranieri irregolari all'Esquilino

Esquilino, un quartiere sotto scacco. Nelle mani di una manciata di stranieri che, in barba alla tanto vantata dal sindaco e dall’amministrazione capitolina – oltre che da quella municipale – integrazione ben riuscita del quartiere, da tempo lo stanno letteralmente devastando. Come ieri sera, quando due persone ormai note sia ai residenti che alle forze dell’ordine nel giro di poche ore hanno distrutto i finestrini, i parabrezza e i lunotti posteriori di una quindicina di auto parcheggiate in via Buonarroti e in piazza Fanti, sul lato di via Cattaneo. E qui una delle vetture ieri sera alle 22 presentava ancora un bastone piantato nel vetro posteriore.

A spaccare i vetri un uomo di nazionalità bengalese, che ieri sera ha agito in via Buonarroti con un tubo di ferro, e un uomo proveniente dal Togo, armato di bastone. Questa non è la prima volta che i due individui danneggiano le auto in sosta nel quartiere. Per lo stesso motivo sono già stati fermati dalle forze dell’ordine diverse volte – uno dei due già tre volte – ma rilasciati poco dopo a causa della depenalizzazione della tipologia di reato.

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Cittadini furiosi

Una volta liberi, gli stranieri tornano nel quartiere e ricominciano con la loro opera di danneggiamento. “Stavolta non hanno neanche aspettato che calasse la notte – spiegano alcuni residenti. Hanno iniziato ad agire poco dopo le 19, in presenza di minori e passanti. Tra noi c’è stato immediatamente il passaparola, sia attraverso i gruppi social di quartiere che grazie a una chat che abbiamo proprio per avvisarci dei pericoli. L’imperativo era quello di non avvicinarsi, ma di chiamare le forze dell’ordine”.

E poi una donna, disperata, riferendosi a quanto accaduto in via Buonarroti, aggiunge: “Siamo completamente abbandonati, non ci sentiamo protetti! Questo episodio è accaduto sotto gli occhi dei bambini alle 19.30. Quest’uomo era armato di una spranga e poteva colpire chiunque! Probabilmente è lo stesso che ieri su via Labicana ha fatto la stessa cosa ed è stato segnalato alle forze dell’ordine. Ma è ancora qui! Abbiamo paura che possa succedere qualcosa di grave. Possibile che si debba attendere che succeda la tragedia, per intervenire?”

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L’intervento dei carabinieri

E in effetti poco dopo sono arrivate diverse gazzelle dei carabinieri, che hanno pattugliato la zona e trovato uno straniero che aveva danneggiato diverse auto. Ma non uno dei due segnalato dai residenti, bensì un terzo, anche questo già conosciuto per i suoi atti vandalici precedenti. Ma per l’uomo, nonostante avesse anche lui distrutto i vetri a più vetture, non essendo stato non colto in flagranza di reato, è scattata solo la denuncia a piede libero. Si tratta di un cittadino del Bangladesh, segnalato da alcuni passanti che lo avevano visto, poco prima, danneggiare con una spranga alcuni veicoli parcheggiati nelle adiacenze di piazza Vittorio Emanuele II e indicato come autore di precedenti analoghi episodi. Con lui c’era anche un altro cittadino straniero, dell’Etiopia, che alla richiesta di identificazione, si è rifiutato di fornire le proprie generalità e ha iniziato a inveire e minacciare i Carabinieri. È stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.

Ma intanto il danno per i proprietari era già stato fatto. Una strage di macchine, l’ennesima. Che si somma al degrado più volte denunciato dai residenti: mercatini abusivi di merce rubata, spaccio a tutte le ore, fontanelle utilizzate come docce e marciapiedi come bagni pubblici. E poi rifiuti, scippi, aggressioni. 

Scene bucoliche vs realtà 

Tutto il contrario della scena quasi bucolica dipinta dall’assessore Svetlana Celli durante le celebrazioni per il 150° anniversario del quartiere. “Vogliamo celebrare l’Esquilino – aveva affermato– cuore della nostra comunità, quartiere multietnico e multiculturale, simbolo di integrazione e inclusione”. E di “inclusione sociale” aveva parlato anche il consigliere capitolino Mariano Angelucci. Ma forse nessuno dei due ha mai visto l’Esquilino dopo le 18 e senza scorta.

E nessuno ci ha mai parcheggiato la sua macchina, non l’auto blu del Comune. Di sera. Poi magari potrebbe rivedere la sua idea di inclusione. Che ben venga, se si rispettano le regole. Altrimenti no. Non è inclusione. È esclusione: dei diritti di chi vorrebbe vivere in tranquillità. Di chi paga per sostare in strada. Chi paga il bollo, l’assicurazione. Ogni tipo di tassa. Anche per gli stipendi di chi fa tanta retorica, tanta strumentalizzazione e nulla di concreto, perché poi i problemi li vivono i cittadini. Che sono stanchi di ritrovarsi, poche ore dopo l’arresto da parte delle forze dell’ordine, nuovamente faccia a faccia con chi li ha aggrediti, rapinati o gli ha devastato l’auto. Oppure vedere che spesso e volentieri non c’è neanche l’arresto, a causa della depenalizzazione dei reati.

Ma questa è un’altra storia. È quella comune, purtroppo, a tutta l’Italia.