Esquilino, spacca i vetri delle auto in sosta: 29enne del Togo in carcere
Diverse persone, quasi tutte straniere, e sempre lo stesso atteggiamento e modus operandi: con spranghe e bastoni distruggono le auto in sosta all’Esquilino, un quartiere che ha da poco festeggiato i 150 anni in pompa magna e che ora sembra essere nelle mani di alcuni vandali. Quell’integrazione ben riuscita, tanto vantata dal sindaco e dall’intera amministrazione capitolina, in realtà sembra nascondere altro. Tra la rabbia dei cittadini, che sono furiosi perché chiedono più sicurezza. E lo fanno, da tempo, a gran voce.
I residenti, infatti, da giorni stanno facendo i conti con un’escalation di violenza e spesso si ritrovano con le auto distrutte. Le lasciano in strada, parcheggiate, poi al mattino seguente le ritrovano con i vetri rotti. Come è successo, ancora una volta, poche settimane fa.
Auto distrutte all’Esquilino
I Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Dante hanno intensificato i servizi di controllo del territorio e nel pomeriggio del 17 ottobre scorso hanno arrestato un uomo, 29enne del Togo. Lui, come i suoi predecessori, è stato sorpreso mentre danneggiava i lunotti di 2 autovetture regolarmente parcheggiate in via Urbano Rattazzi: bottiglia di vetro in mano e via con la distruzione.
Ora, sempre i Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante hanno dato esecuzione a un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare a carico del 29enne. Si tratta di provvedimento, che è stato emesso dall’Autorità Giudiziaria su richiesta di aggravamento della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Roma, a cui era sottoposto l’uomo. Una richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Roma a seguito della dettagliata informativa dei Carabinieri. D’altra parte, il 29enne straniero più volte si era reso ‘protagonista’ di danneggiamenti e negli ultimi tempi, in almeno quattro episodi, era stato sorpreso mentre, senza motivo, infrangeva vetri e distruggeva la carrozzeria di numerosi veicoli regolarmente parcheggiati. L’uomo era stato arrestato per danneggiamento aggravato e ora si trova nel carcere di Regina Coeli.
Non è certo il primo episodio
E se da una parte il 29enne ora è stato arrestato, dall’altra i residenti non possono ancora tirare un sospiro di sollievo perché lo straniero non sarebbe l’unico ad agire. Diverse settimane fa, infatti, due persone ormai note sia ai residenti che alle forze dell’ordine nel giro di poche ore hanno distrutto i finestrini, i parabrezza e i lunotti posteriori di una quindicina di auto parcheggiate in via Buonarroti e in piazza Fanti, sul lato di via Cattaneo. A spaccare i vetri, insieme all’uomo proveniente dal Togo, anche uno di nazionalità bengalese, che pare agisca ‘armato’ di un tubo di ferro.
Scene di un’ordinaria e assurda quotidianità, ben lontana da quella descritta quando l’Esquilino ha compiuto 150 anni e quando l’assessore Svetlana Celli parlava del quartiere come “multietnico e multiculturale, simbolo di integrazione e inclusione”. Da una parte il vanto, dall’altra la rabbia dei residenti, quelli che vivono lì e sanno cosa vuol dire ritrovarsi faccia a faccia, quasi ogni giorno, con chi li ha aggrediti, rapinati o gli ha devastato l’auto con tanto di spranghe e bastoni.