Estetista irriverente, insieme sul web tra decreti divieti e voglia di lavorare (video)
Lei si chiama Arianna Alaimo, ed è una vera influencer almeno nel campo della sua professione. Che è quella dell’estetista, una delle categorie maggiormente messe in crisi dall’emergenza legata al Covid 19. Negozi chiusi, profitti azzerati e tante incertezze sulla ripartenza hanno costretto la categoria di chi offre servizi dedicati alla cura della persona ad organizzarsi. E siccome bisogna restare a casa la rete è stata uno strumento indispensabile per mettersi in contatto. Scambiarsi opinioni. Sfogarsi anche, ciascuno con la propria rabbia e le sue paure. Ma sempre per proporre qualcosa, questo Arianna ci tiene subito a chiarirlo. Io mi sono messa a disposizione, lo faccio solo per aiutare la nostra categoria. Ma protestare solamente non serve a niente. Dobbiamo confrontarci, elaborare proposte. Offrire soluzioni che la politica dovrà ascoltare. Ma è indispensabile rivolgersi a persone competenti, che ci possano aiutare. Io ho creato una pagina, prosegue Arianna nel video che vi proponiamo. Si chiama l’estetista irriverente e vuole essere di aiuto e di servizio. È a numero chiuso, perché voglio solo gente che appartenga alla nostra categoria. Se no facciamo confusione. Ovviamente anche i parrucchieri possono partecipare se fanno anche trattamenti estetici. Adesso abbiamo una data per ripartire, il primo giugno. Ma dobbiamo valutare se ci conviene. Capire le regole e avere più aiuto. Uniamoci, come hanno fatto ristoratori, bar e albergatori. Altrimenti non ci ascolterà nessuno.
L’estetista irriverente sbarca sul web. Consigli e proposte alla categoria per provare a ripartire
Il titolo della pagina web creata da Arianna Alaimo su Facebook già dice tutto. Si chiama l’estetista irriverente ed è uno strumento ideato e creato per mettere in contatto la categoria. Tantissimi operatori che curano il trattamento e l’estetica della persona. E che oggi sono chiusi, almeno fino al primo giugno. Ma vogliono sapere se sarà davvero possibile e conveniente ripartire. Io ho creato video e momenti di confronto con professionisti ed esperti dei diversi settori, spiega Alessia ai suoi seguaci. Perché non possiamo improvvisare. Urlare e basta non serve, vogliamo rispettare la legge. Ma anche essere messi nella condizione di poter lavorare. Per esempio il contributo del 50 per cento sulle spese di sanificazione fatto con il sistema della ritenuta di acconto è assolutamente insufficiente. E poi serve certezza su come sanificare i locali e che documenti dovremo avere alla riapertura. Perché sicuramente saremo controllatissimi. Le regole spesso sono complicate, per questo metterò a disposizione online anche un avvocato. E se serve un commercialista, e un esperto nelle certificazioni per la valutazione del rischio. Certo, senza contributi dello Stato o della Regione per rientrarci dovremo alzare i prezzi dei trattamenti. E dobbiamo capire se le nostre clienti saranno disponibili a venire alle nuove condizioni.
Igienizzare tutto e una cliente alla volta. Ecco le regole per gli estetisti, ma il rischio è di non farcela con le spese
La data per la riapertura c’è, e salvo contrordini sarà quella del primo giugno. Ma la categoria degli estetisti chiede anche altre risposte. Perché su tutto il resto non si è ancora fatta chiarezza. A cominciare dai contributi per le sanificazioni. Che almeno all’inizio andranno fatte con un’azienda autorizzata che rilascerà la certificazione da esibire per eventuali controlli. Si parla di 100 euro di spesa, ma siamo nel campo delle ipotesi. Poi bisognerà igienizzare l’aria condizionata. E garantire il distanziamento sociale. Quindi trattare una cliente alla volta. Fornire mascherine e guanti per tutti, e fare il corso aggiornato per la valutazione del rischio se si hanno altri dipendenti. In più portando le mascherine in faccia sarà difficile svolgere tutti i trattamenti, come ad esempio quello del viso. Ma sarà possibile mettersi in regola e lavorare a regime ridotto saltandoci fuori con le spese? Ecco la domanda principale della categoria, e Arianna Alaimo sulla sua pagina Facebook l’estetista irriverente fornisce le prime risposte. In attesa che i prossimi decreti facciano più chiarezza. E stabiliscano se in Italia per alcune categorie come gli estetisti sarà ancora possibile e conveniente lavorare.