Ex mafia capitale: 12 anni e 10 mesi a Buzzi, 10 per Carminati

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Dodici anni e dieci mesi per Salvatore Buzzi e dieci anni per Massimo Carminati. E’ la condanna decisa dai giudici della Prima Corte d’Appello nel processo d’Appello bis sulla ex Mafia Capitale dopo che la Cassazione il 22 ottobre del 2019 ha fatto cadere l’accusa di associazione mafiosa. Il nuovo processo si è celebrato per rideterminare le pene per venti imputati. Confermate le posizioni definite con un concordato fra le parti nei confronti dell’ex consigliere comunale Luca Gramazio (5 anni e 6 mesi) e dell’ex ad di Ama Franco Panzironi (3 anni e 6 mesi).

Mafia Capitale: “Condanna più dura di quanto ci aspettassimo”

Via libera alle pene concordate anche per Riccardo Brugia (6 anni) e Fabrizio Franco Testa (5 anni e 6 mesi). Assolto invece Angelo Scozzafava. Il procuratore generale Pietro Catalani aveva chiesto per l’ex Nar Carminati undici anni e un mese e per Salvatore Buzzi 12 anni, 8 mesi e 20 giorni di reclusione. “E’ stata una condanna molto più dura di quanto ci aspettavamo perché ha considerato più grave il reato di associazione a delinquere semplice. Il pg aveva chiesto 12 anni e 8 mesi. Faremo ricorso nuovamente in Cassazione.

Carminati potrebbe non rientrare in carcere

Comunque meglio dei 18 anni della volta scorsa”. A dirlo Salvatore Buzzi, dopo la sentenza dell’Appello Bis che lo ha condannato a 12 anni e 10 mesi nel processo Mafia Capitale. “Con questa sentenza il mio assistito è sotto il limite che consente una misura alternativa e quindi potrebbe non tornare più in carcere”. Così l’avvocato Cesare Placanica, difensore di Massimo Carminati, al termine della sentenza dell’appello bis del processo Mafia Capitale.

La sentenza arriva a 7 anni dall’inchiesta

E’ arrivata a distanza di 7 anni dall’inchiesta, e senza più l’accusa di mafia, la sentenza d’Appello bis sul cosiddetto Mondo di Mezzo. Fu la Corte di Cassazione, il 22 ottobre 2019, a far cadere l’aggravante mafiosa ex articolo 416 bis, quando i giudici della Sesta sezione penale di piazza Cavour hanno riconosciuto la presenza di due associazioni a delinquere distinte ma non la loro mafiosità. La stessa sentenza stabilì quindi la celebrazione di un processo d’appello bis per il ricalcolo delle pene.

Buzzi e Carminati hanno assistito al processo da liberi

I protagonisti della non più Mafia Capitale sono tornati così nelle aule di tribunale a Roma, e non più da detenuti ma da liberi essendo scaduti i termini di custodia cautelare. La prima scarcerazione, lo scorso 16 giugno, è stata quella di Massimo Carminati. L ’ex Nar esce dal carcere di Oristano dopo che l’istanza di scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare, con il meccanismo della contestazione a catena, presentata dagli avvocati Cesare Placanica e Francesco Tagliaferri è stata accolta dal Tribunale della Libertà.

La liberazione dovuta alla decorrenza di termini

Carminati ha lasciato così il carcere dopo 5 anni e 7 mesi di detenzione e per lui è stato disposto l’obbligo di dimora nel comune di Sacrofano. Dieci giorni dopo sono tornati liberi Salvatore Buzzi e l’ex consigliere regionale Luca Gramazio, entrambi erano agli arresti domiciliari. Una liberazione dovuta sempre alla decorrenza dei termini di custodia.

Il processo d’Appello bis per il ricalcolo delle pene per 20 imputati si è aperto lo scorso 8 settembre, a quasi un anno dalla sentenza della Cassazione. In aula si sono ritrovati fianco a fianco Buzzi e Carminati mentre per altri imputati invece si è scelta la strada del concordato. Tra questi l’ex consigliere Luca Gramazio, l’ex ad di Ama Franco Panzironi, Fabrizio Franco Testa e Riccardo Brugia.

(Foto: news-24.it)