Fa retromarcia e investe cinque pedoni a Largo Argentina

Ha messo forse per sbaglio la retromarcia. Poi ha accelerato. Questa la dinamica dell’incidente di ieri pomeriggio, che ha visto protagonista un anziano guidatore 80 enne. L’uomo, disabile, era ai comandi della sua Mercedes con cambio automatico. E vicino a lui si trovava la moglie, della stessa età. Qualcosa però nella manovra è andato storto, e l’autovettura è improvvisamente schizzata all’indietro. Finendo sul marciapiede antistante l’area archeologica di Largo Argentina. Abbattendo la barriera di protezione, e travolgendo cinque pedoni. Tutti italiani, con età compresa tra i 35 e i 39 anni. Quattro dei quali sono poi finiti a pronto soccorso, per fortuna in condizioni non gravi. Problemi anche per la passeggera dell’auto, che aveva lasciato la portiera aperta. E che e’stata sbalzata fiori dalla violenta e imprevista accelerazione, finendo sul selciato. Anche in questo caso, per fortuna con conseguenze non gravi.

Incidenti stradali, a Roma si continua a morire sulle strade

La paura e i soccorsi

Sul posto più pattuglie della polizia locale di Roma Capitale. Che hanno subito provveduto a mettere in sicurezza la zona allertando il 118. Dai primi rilievi eseguiti dai caschi bianchi, l’uomo alla guida della vettura – dotata di cambio automatico – avrebbe spinto erroneamente il pedale dell’acceleratore. Mentre effettuava una manovra per accostarsi a bordo strada.

La passeggera seduta a fianco del conducente, dato lo sportello rimasto aperto dell’auto, è caduta dal veicolo in corsa. Ed è stata trascinata per alcuni metri. Fortunatamente la signora, anche lei 80enne e moglie del guidatore, non ha riportato ferite di rilievo. E non ha necessitato del trasporto in ospedale, dove invece sono stati trasportati 4 dei 5 pedoni colpiti dal veicolo. Per i feriti , tutti italiani e di età compresa tra i 30 e 35 anni, assegnati codici gialli e azzurri. Nessuno risulta al momento in gravi condizioni.

Avvisato immediatamente anche personale della sovrintendenza per la verifica dei danni che hanno interessato parte della recinzione dell’area archeologica. Ulteriori accertamenti sono tuttora in corso da parte della polizia locale per ricostruire esatta dinamica dei fatti.