Facebook continua a fare il padrone in casa nostra: chiusa la radio di CasaPound
Ci risiamo. Facebook si sostituisce ai tribunali, ai giudici, alle giurie, al parlamento, e decide chi può e chi non può parlare. L’antidemocrazia di Facebook è conclamata, e strano che nessuno lo fermi. Adesso ha cancellato la pagina Radio Bandiera nera, che è l’emittente di CasaPound. Gli antifascisti di Facebook ci provarono anche con CasaPound, ma poi ci sbatterono il grugno e la dovettero riaprire per ordine del tribunale. Sia chiaro che non è per incitamento all’odio o altre baggianate del genere che l’ha chiusa, ma solo ed esclusivamente per odio politico da parte di Facebook e dei suoi gestori italiani. Prova ne sia che lasciano aperte pagine che incitano all’odio e al razzismo e pagine contrarie alla morale comune.
Perché Facebook non se ne va dall’Italia?
E poi, se a Facebook non piace la democrazia, se ne vada in Cina o a Cuba, perché sta in Italia? Dove le paga le tasse Facebook, su quello che guardagna in Italia? E come si permette di sindacare chi ha diritto o non ha diritto di parlare? Indignat ala reazione di CasaPound. Facebook, #RadioBandieraNera: “bloccata nostra pagina, è sempre più dittatura del pensiero unico”. Dice il movimento: “In uno scenario che pare sempre più orwelliano è stata eliminata questa mattina da #Facebook la nostra pagina, aperta da pochi giorni”. Lo spiega in una nota Radio Bandiera Nera, web-radio di #CasaPound Italia.