Fallisce l’attacco degli ayatollah contro il mondo libero. L’Italia: ora disinnescare la tensione
Fallisce l’aggressione dell’Iran contro il mondo libero: 99 su 100 dei suoi ordigni neutralizzati da Israele e dai suoi alleati. “Di fronte alla minaccia dell’Iran, costruiremo una coalizione regionale e esigeremo un prezzo dall’Iran nel mondo e nel momento opportuno. E soprattutto, di fronte al desiderio dei nostri nemici di farci del male, noi ci uniremo e diventeremo più forti”. Lo ha detto il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, con parole che suggeriscono che non appoggia un’immediata risposta contro Tehran, e ricordando “che non abbiamo ancora completato i nostri obiettivi, principalmente il ritorno degli ostaggi e la rimozione della minaccia da sud e da nord”.
“L’Iran è un problema globale”
“L’Iran è un problema globale, una sfida regionale e anche un pericolo per Israele e ieri il mondo è stato chiaramente unito con Israele di fronte a questo pericolo. Israele è contro l’Iran, il mondo è contro l’Iran e questo è il risultato, questo successo strategico che dobbiamo usare in favore della sicurezza di Israele” ha aggiunto Gantz in una dichiarazione, ripresa da Times of Israel, sottolineando che “non è finita”. “Il sistema di alleanza strategica e cooperazione regionale costruito ha passato un test significativo ora deve essere rafforzato – ha concluso -. Israele ha provato ieri che è un’ancora di potere militare e tecnologico ed un’ancora di sicurezza in Medio Oriente”.
“Nuove sanzioni all’Iran dopo aggressione”
Il ministero degli Esteri israeliano ha chiesto che vengano imposte nuove sanzioni nei confronti dell’Iran dopo l’attacco di ieri contro Israele. ”L’Iran deve pagare per la sua aggressione”, si legge in una nota del ministero. ”Il prezzo iniziale”, prosegue, deve essere il riconoscimento dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, i Pasdaran, come una organizzazione terroristica. Le nuove sanzioni, aggiunge, devono colpire il programma missilistico balistico di Teheran. “La scorsa notte l’Iran ha lanciato un attacco su larga scala e senza precedenti, con centinaia di droni, missili da crociera e missili balistici, contro lo Stato di Israele”, afferma il ministero degli Esteri.
Israele annulla la ritorsione su richista Usa
”Questo attacco dimostra ciò che Israele dice da anni: l’Iran è il maggior responsabile degli attacchi terroristici nella regione e anche la più grande minaccia alla stabilità regionale e all’ordine mondiale”, prosegue la nota. Inoltre, ”proprio come qualsiasi altro Paese, Israele ha il diritto di difendersi di fronte al massiccio attacco dell’Iran. Israele si è difeso con successo dall’aggressione iraniana e continuerà a farlo in futuro”, si legge. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato un attacco di ritorsione immediato a quello subito dall’Iran nella notte dopo essere stato dissuaso dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, scrive il New York Times, sottolineando che diversi membri del gabinetto di guerra avevano chiesto a Netanyahu di rispondere subito.
La Casa Bianca: nessuna ragione per un’escalation
Ma la mancanza di gravi danni in Israele e il colloquio tra Biden e Netanyahu hanno fatto sì che la rappresaglia non avesse luogo nell’immediato. Per la Casa Bianca comunque non c’è il rischio di una escalation. “Non credo che ci sia nessuna ragione perché sia così”, ha affermato il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca John Kirby a chi glielo domandava. “Il presidente Biden non crede che ci si debba muovere assolutamente in questa direzione – ha spiegato Kirby -. Il presidente è stato chiaro, non vogliamo vedere che questo porti a un’escalation”. Kirby ha comunque riconosciuto che riguardo alla possibilità di un ampliamento del conflitto con l’Iran “le prossime ore e giorni ci diranno molto”.
I cieli israeliani impenetrabili
“Il Presidente voleva congratularsi con il premier Netanyahu per un incredibile risultato militare, il primo ministro era molto grato per il supporto che il presidente ha offerto e dimostrato in sostegno di Israele”, ha detto Kirby alla Cnn che gli chiedeva se veramente Biden abbia detto a Netanyahu che gli Usa non erano disposti a sostenere una risposta israeliana all’attacco di Tehran. Kirby ha ribadito che l’amministrazione Biden “non crede” che dopo l’attacco dell’Iran a Israele un allargamento del conflitto sia inevitabile “né crede che debba essere”. “Quasi tutto quello che ha fatto il presidente dall’inizio, sin dal 7 ottobre, è stato favorire la de-escalation, cercare di limitare le opportunità di una più ampia guerra regionale”, ha aggiunto.
“Israele ha dimostrato superiorità militare”
Riguardo al colloquio con Netanyahu, Kirby ha sottolineato che “il Presidente ha messo in chiaro che l’autodifesa di Israele è qualcosa che prendiamo seriamente e continueremo a prendere seriamente”. “Quello che Israele dimostra con la notte scorsa è un’incredibile capacità di difendersi, la sua superiorità militare”, sottolinea Kirby a Nbcnews, ricordando che la stragrande maggioranza di droni e missili intercettati e “i danni sono stati straordinariamente leggeri”. “Israele dimostra anche che non è sola, che ha amici”, dice, riferendosi agli Usa ed altri Paesi alleati che hanno partecipato all’azione di intercettazione e distruzione dei missili e droni lanciati da Teheran.
Lanciati da Teheran 170 dr0ni e 150 missili
Gli Usa hanno abbattuto 70 droni lanciati dall’Iran contro Israele, secondo fonti Usa all’Abcnews, precisando che uno dei cacciatorpedinieri dispiegati nel Mediterraneo orientale abbatté anche un numero non determinato di missili balistici iraniani, secondo una fonte almeno tre. Secondo gli israeliani, Teheran ha sparato 170 droni, più di 30 missili da crociera e di 120 missili balistici.