Fango su Salvini: ora diteci chi ha inventato i soldi da Mosca

Fango Salvini

Fango, solo fango su Salvini e la Lega. Per anni, troppi anni, si è fantasticato sui rubli da Mosca. L’hotel Metropol come crocevia di affari inesistenti. Paginate e paginate pubblicate senza alcun rispetto per i fatti realmente accaduti. Anzi, li hanno proprio inventati.

L’accusa sui cosiddetti e inesistenti soldi da Mosca, recentemente, ha sventolato bandiera bianca: archiviazione. Ma ora si è scoperto di più, stando al quotidiano La Verità: una vera e propria macchinazione è stata ordita – lo dice la Guardia di Finanza nelle carte depositate – per seminare sospetti, calunnie, sul leader della Lega nel momento di massimo consenso elettorale, quando era al Viminale.

Troppo fango su Salvini

Come diceva Palamara, Salvini ha ragione ma va bloccato. A qualunque costo, pare di capire.

L’operazione ha avuto come protagonisti principali un faccendiere e un giornalista. E tutto, fa notare con indignazione il Carroccio, finiva sulle pagine dell’Espresso, diretto all’epoca da Marco Damilano, oggi firma della Rai.

Tutto questo finirà in Procura perché la Lega non può accettare il fango su Salvini. E poi perché occorre porre un argine agli scandali clamorosamente  fabbricati a tavolino.

Ora tutto andrà in Procura

Le rivelazioni venute alla luce offrono nuovi spunti che, auspica il partito di Salvini, “saranno di grande interesse giudiziario. Siamo di fronte a uno scandalo, a una macchinazione che ha inquinato la nostra democrazia e il dibattito pubblico: la Lega si aspetta interventi chiari dalla politica, dalla magistratura, dall’ordine dei giornalisti e dai commentatori che per anni hanno rovesciato fango”. Anche se va detto che stanno ancora tutti zitti: alleati e avversari, almeno fino a ieri sera.

Ma ce n’è – e non potrebbe essere altrimenti – anche per quel direttore dell’Espresso: “Il direttore che aveva consentito la pubblicazione delle trame contro Salvini, Marco Damilano, è stato poi promosso in Rai dalla sinistra. Ci aspettiamo parole inequivocabili anche da parte sua”. E ora dite che hanno torto…