Fatture false e carte rubate: tre arresti e maxi sequestro a Latina

Guardia di Finanza Latina

Tre arresti domiciliari e un sequestro preventivo da 1,3 milioni di euro. È questo il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Latina, che ha smascherato un articolato sistema di riciclaggio e autoriciclaggio basato sull’emissione di fatture false per operazioni inesistenti e sull’utilizzo illecito di strumenti di pagamento intestati a terzi.

L’attività investigativa, condotta su delega della Procura della Repubblica di Latina, ha portato il G.I.P. del Tribunale a disporre misure cautelari per tre soggetti residenti nella provincia pontina. I tre risultano gravemente indiziati di aver gestito un flusso illecito di denaro proveniente da sponsorizzazioni sportive mai avvenute, utilizzando associazioni sportive dilettantistiche come copertura.

Associazioni sportive usate per mascherare 1,6 milioni di euro

Al centro dell’indagine ci sono due associazioni sportive dilettantistiche con sede in provincia di Latina. Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Fondi, venivano emesse fatture fittizie per oltre 1,6 milioni di euro, a fronte di contratti di sponsorizzazione inesistenti.

I soldi venivano poi spostati attraverso prelievi in contanti, bonifici, trasferimenti telematici. Una lunga catena di operazioni finanziarie finalizzate a occultare la provenienza illecita dei fondi. Per rendere ancora più difficile la tracciabilità, i tre indagati si sarebbero anche serviti di carte di credito e strumenti di pagamento intestati a soggetti terzi, privati del controllo sui movimenti effettuati.

False fatture, carte intestate ad altri e conti manovrati

L’inchiesta ha preso forma grazie a una serie di ricostruzioni patrimoniali, analisi documentali, indagini finanziarie e controlli sul territorio. Un lavoro meticoloso che ha permesso di ricostruire nel dettaglio i meccanismi utilizzati per ripulire e reinvestire il denaro.

Alla luce di questi elementi, il Tribunale di Latina ha ordinato gli arresti domiciliari per tutti gli indagati. Inoltre, ha disposto il sequestro preventivo di beni, denaro e altre utilità per un valore totale di circa 1.300.000 euro.