Festeggiavano nonostante il covid in un bar a Borgo. Multate sei persone tradite dalla musica alta
Nonostante la zona rossa e il divieto di assembrarsi in bar e ristoranti, c’è chi proprio non riesce a rinunciare alle vecchie abitudini. E sfida il rischio di una multa salata, o addirittura dei fatidici cinque giorni di chiusura. E’ successo a Roma, durante alcune cene ‘negazioniste’. Anche se i ristoratori coinvolti hanno sempre negato la volontà di dare giudizi sui vaccini o sulla stessa realtà del contagio da covid 19. Ma piuttosto, hanno ammesso di aver accettato delle prenotazioni perché rimasti senza clientela. E letteralmente alla fame. Quanto successo venerdì sera al quartiere di Borgo Pio dietro S. Pietro però è ancora diverso. Perché in questo caso, la saracinesca del bar era alzata. E gli agenti del vicino commissariato di Polizia sono stati richiamati dalla musica molto forte, che giungeva dall’interno del locale. Così hanno fatto irruzione, e hanno trovato cinque persone intente a bere, ascoltare musica e giocare a carte.
Nulla di vietato, in tempi normali. Ma escluso dalle norme anti covid, almeno fino a che il Lazio resterà zona rossa o arancione. All’interno dell’esercizio commerciale si trovava anche un sesto uomo alla cassa, amico del ragazzo figlio del titolare della licenza. Che non era presente, e che è stato rintracciato in seguito. Così sono scattate inevitabili chiusure e sanzioni.
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Dal bar chiuso arrivava la musica, e la Polizia è intervenuta
Il primo weekend di zona rossa non è servito a fermare tutti. Tantissimi si sono radunati in case e hanno organizzato party clandestini. Altri invece hanno direttamente optato per vedersi al bar. I locali, da divieto, devono restare chiusi al pubblico e aperti solo per l’asporto. Ma non è quello che hanno riscontrato i poliziotti del Commissariato Borgo, diretto da Liliana Galiani. Durante un controllo nella zona di competenza, gli agenti hanno notato un bar-ristorante con le serrande aperte. Dal quale provenivano voci e musica ad alto volume. Si sono affrettati ad entrare e hanno trovato 5 uomini seduti al tavolo che consumavano cibo e bevande.
All’interno era presenta anche una sesta persona, dichiaratasi “amica del titolare”, alla cassa. Contattato il figlio del proprietario, responsabile del locale in assenza del padre temporaneamente fuori città. Che si è portato immediatamente sul posto. Le 6 persone sono state sanzionate per violazione della vigente normativa Nazionale e Regionale, in materia di spostamenti e attività consentite in relazione all’attuale emergenza Covid 19. Mentre il responsabile è stato sanzionato per l’inottemperanza alla normativa che vieta l’apertura al pubblico con conseguente chiusura dell’attività per 5 giorni.