Fiaccolata per Annarita Morelli uccisa dal marito a Fonte Nuova, Enrico Rizzi: ‘Lei amava i gatti, vogliamo ricordarla così’
Oggi pomeriggio scenderanno in piazza per lei, per ricordarla, per non abbandonare i suoi amati gatti. Sì, perché anche lei era scesa in piazza al fianco dell’attivista Enrico Rizzi per chiedere giustizia e trovare l’uomo con la balestra, quello che da settimane sta seminando il panico a Fonte Nuova, alle porte di Roma. Annarita Morelli, voleva conoscere la verità, sapere chi e perché si stava ‘divertendo’ da giorni a ferire gravemente dei gattini randagi. E così, spinta dal suo immenso amore per gli animali, aveva deciso di partecipare a quella manifestazione, che si è tenuta domenica 4 agosto. Non poteva certo sapere e immaginare che quella sarebbe stata la sua ultima domenica.
Annarita Morelli uccisa dal marito a Fonte Nuova: ‘Volevo metterla sulla carrozzina’
Le chiacchiere con Enrico Rizzi, l’unione che fa la forza con altri residenti per avere giustizia. Poi la tragedia a distanza di pochissimi giorni da quell’evento: Annarita Morelli il 6 agosto, di mattina, è stata uccisa dal marito, proprio a Fonte Nuova. Lei voleva separarsi, lui geloso e ossessivo non accettava quella decisione. E così ha esploso un colpo d’arma da fuoco.
Ancora una volta la parola ‘amore’ si mischia con la morte, ancora l’ennesimo femminicidio.
Annarita Morelli, il marito: “Piuttosto l’ammazzo, ma non le do la separazione”, poi gli spari
La fiaccolata a Fonte Nuova per Annarita Morelli
E’ stato proprio Enrico Rizzi, l’attivista che aveva messo in piedi l’evento a Fonte Nuova per mettere la parola fine all’orrore dei gattini trafitti con le frecce, ad organizzare un’altra manifestazione, una fiaccolata. Questa volta in ricordo di Annarita Morelli e dei suoi gatti, che lei accudiva ogni giorno e che amava incondizionatamente.
“Annarita aveva partecipato alla manifestazione da me organizzata a Fonte Nuova per sollecitare le Autorità a identificare colui che da settimane si diverte a ferire e uccidere i gatti randagi con una balestra. E’ arrivata per prima ed è andata via per ultima. Ricordo ancora le sue parole di apprezzamento per il mio impegno per gli animali, chiedendomi di non mollare anche per difendere gli orsi del Trentino” – ha detto Enrico Rizzi. Che ha deciso di organizzare una fiaccolata in sua memoria il prossimo 18 agosto: l’appuntamento è alle 18.30 in Piazza Padre Pio a Fonte Nuova.
Annarita amava gli animali, aveva una colonia felina che accudiva ogni giorno. “Abbiamo il dovere di proteggere quei gatti. Glielo dobbiamo” – ha specificato Rizzi. E in molti proprio oggi, per quella fiaccolata organizzata con il patrocinio del Comune di Fonte Nuova, scenderanno in piazza per la donna che è stata uccisa dal marito, quello che probabilmente diceva di amarla. E che invece ha confuso l’amore con l’ossessione. E con quella gelosia possessiva, che soffoca.
Annarita uccisa dal marito a Fonte Nuova
“Piuttosto la ammazzo, ma non le do la separazione“. L’aveva detto Domenico Ossoli, 73 anni, l’uomo che ieri mattina ha esploso il colpo d’arma da fuoco e ha ucciso sua moglie. Quelle dichiarazioni che oggi fanno rabbrividire ancora di più perché il 73enne dalle parole è passato ai fatti. Ha controllato Annarita Morelli, le ha messo un Gps nell’auto per monitorare i suoi spostamenti, poi ieri l’ha uccisa. Lei aveva chiesto il divorzio, lui non riusciva ad accettarlo. “Volevo solo spararle alle gambe” – ha detto durante l’interrogatorio. Ma dei colpi esplosi uno ha centrato il deltoide sinistro, quindi ben lontano dalle gambe. E non ha lasciato scampo alla donna.