Fiera di Roma, il Campidoglio ‘dimentica’ la maxi rotatoria sulla Portuense: ora dovrà farla in 3 mesi

Fiera di Roma, in giallo l'area a ridosso della via Portunese su cui il Comune di Roma dovrebbe realizzare una maxi rotatoria

Il Campidoglio è stato accusato da un benzinaio situato al confine tra Roma e Fiumicino di ‘inerzia‘, ossia di aver ‘dimenticato‘ di realizzare una maxi rotatoria che sarebbe dovuta sorgere proprio a ridosso della Nuova Fiera di Roma. Accanto all’Autostrada Roma-Fiumicino, sulla via Portuense, all’altezza del km 18,000. L’opera avrebbe dovuto essere realizzata nel lontano 2019. L’accusa è contenuta in un ricorso al Tar Lazio del 2020.

Fiera di Roma, il Campidoglio ‘dimentica’ la maxi rotatoria al km 18 della Portuense

A realizzare la rotatoria avrebbe dovuto essere, 5 anni fa, la società Aga 2005 srl. Titolare di una apposita Convenzione Urbanistica con il Comune di Roma, all’epoca a guida grillina, con il sindaco Virginia Raggi. La rotatoria, però, non è mai stata realizzata.

“I ricorrenti (ossia i titolari del benzinaio, ndr) – così spiegano i giudici nella loro sentenza n. 13880 dell’8 luglio 2024 – hanno contestato l’inerzia di Roma Capitale in relazione alla (…) realizzazione di una rotatoria al confine con il territorio del Comune di Fiumicino. Sulla via Portuense Km 17+900 e il Km 18+800″.

Una grande rotatoria prevista, per l’appunto, nell’ambito della Convenzione Urbanistica del Programma di Intervento Urbanistico “Nuova Fiera di Roma” – località Ponte Galeria, stipulata tra la società AGA 2005 S.r.l. e Roma Capitale.

I ricorrenti hanno sostenuto, davanti ai giudici amministrativi, di avere interesse alla realizzazione della rotatoria in quanto proprietari di un impianto di distribuzione carburanti che avrebbe beneficiato della suddetta opera di viabilità.

Ora dovrà essere costruita in 3 mesi?

“Nel corso del giudizio, l’Amministrazione comunale ha documentato l’avvenuta proroga (ossia il prolungamento, ndr) della Convenzione oggetto della controversia”. Si sarebbe allungato quindi il termine entro cui la stessa rotatoria potrebbe, almeno in via teorica, essere realizzata dalla società interessata, su impulso del Campidoglio stesso.

“Il termine (della convenzione, ndr) – aggiungono i giudici – è stato prorogato una prima volta sino al 3 ottobre 2023. E, successivamente, una seconda volta, sino al 5 ottobre 2025. In ragione di tali sopravvenienze, Roma Capitale ha chiesto che venga dichiarata l’improcedibilità del ricorso”, ossia che venga dichiarato ‘superato‘.

“Il Collegio – quindi il Tar Lazio – ritiene che alla luce delle sopravvenienze documentate da Roma Capitale relative alla proroga della Convenzione sino al 5 ottobre 2025, il ricorso debba essere dichiarato improcedibile“.

Significa che il ricorso si chiude senza che venga emessa una sentenza. “In ragione del fatto – argomentano i giudici – che i termini per il completamento delle opere previste dalla Convenzione non è ancora scaduto e non sussiste alcun obbligo dell’Amministrazione di richiedere la realizzazione di talune opere. In un momento anticipato rispetto a quello della scadenza convenzionalmente prevista”.

5 anni di inerzia, e il Tar si fida ancora del Campidoglio

Quindi sebbene il Comune di Roma non abbia preteso dalla società la realizzazione di questa rotatoria negli ultimi 5 anni, secondo i giudici il Campidoglio lo farà ora. Per di più in meno di tre mesi. Prima che scada la nuova Convenzione-prorogata. Sarà così?

Sarà nostra cura tornare sull’argomento il prossimo 11 ottobre, per verificare se la maxi rotatoria sulla Portuense sia stata realizzata o meno. In caso di risposta negativa, sarà nostra cura anche chiedere una intervista al presidente della seconda Sezione del Tar Lazio, Francesco Riccio. Oltreché al Presidente del Tar del Lazio, il dottor Antonino Savo Amodio.