Fini: “La Russa è imparziale. Sangiuliano? Su Dante non lo capisco”
“Qualche scoglio nella navigazione c’è, le fibrillazioni in un Governo di coalizione sono inevitabili, anche perché siamo alla vigilia di un turno elettorale amministrativo che coinvolge Lazio e Lombardia. È un test politico, Lega e Forza Italia hanno bisogno di alzare una bandiera, di far vedere ai rispettivi elettori ci siamo. Il tema delle accise era un’occasione da cogliere, poi anche Forza Italia ha capito che impiegare dieci miliardi per mantenere lo sconto che aveva fatto Draghi era un lusso che l’Italia non si poteva permettere Alla fine stanno evaporando anche le effervescenze”. Lo ha affermato Gianfranco Fini, ospite di ‘In mezz’ora in più’ su Raitre.
Fini sulle critiche a La Russa
“Anche io ho attraverso quella porta. Nel mio quienquennio, sono stato altro che imparziale ma nessuno mi ha mai contestato una faziosità nella direzione della Camera” e su di lui “nella direzione dei lavori non ho mai trovato un sola polemica, se partecipa a delle iniziative di partito nessuno lo può contestare”. Così Gianfranco Fini replicando a ‘Mezz’ora in più’ a una domanda sulle polemiche su Ignazio La Russa in quanto seconda carica dello Stato.
Dante di destra? Fini si dissocia: “Non lo avrei detto”
“Personalmente non lo avrei detto, non l’ho capito”. Cosi’ l’ex leader di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, ospite di “In mezz’ora in piu'” su Rai3, ha commentato le parole del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sulla collocazione politica del sommo poeta Dante. Nel ‘300, ha poi aggiunto, destra e sinistra “non c’erano, non c’erano le categorie di destra e sinistra” e comunque “e’ un errore valutare con i valori di oggi i fatti di ieri”.
Sul Mes e sull’autonomia l’ex leader di An va controcorrente
“Il Mes deve essere ratificato e lo sara’, non puo’ che essere cosi'”, ha detto ancora l’ex leader di Alleanza nazionale. Poi se “non va bene nessuno ti obbliga a chiedere quel denaro”. E ancora, sull’autonomia. “E’ stata prevista da una riforma costituzionale della sinistra, e’ questione che sta a cuore alla Lega ma molto traversale”. Per la Lega “e’ una bandiera che non puo’ essere ammainata. La Lega ha fretta ma la fretta e’ cattiva consigliera, la riforma e’ molto complicata”. Se si fa male e in fretta il rischio di una spaccatura del paese “io lo vedo”, ha sottolineato Fini.