Finisce il Covid e torna la grattachecca, tradizione quasi perduta di Roma

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Affari d’oro per i grattacheccari della capitale, antica tradizione romana. Con temperature che superano anche i 35 gradi e un sole cocente, i cittadini romani e i turisti di ogni dove si rinfrescano nella Città Eterna con la classica grattachecca. Dessert rinfrescante a base di ghiaccio, sciroppo e spremuta, è un vero e proprio must delle estati romane, soprattutto nel centro città, dove sono presenti alcuni chioschetti con una caratteristica in comune, la lunga fila che accompagna l’attesa. A differenza di quanto si crede, la grttachecca non è una granita o una granatina, ma ghiaccio grattugiato da un blocco intero. Ricordo di quando non esistevano i firgoriferi. Al ghiaccio tritato si aggiungono poi sciroppi a piacere.

I grattacheccari sono fiduciosi per il futuro

Dopo il periodo difficile causato dalla pandemia, i grattacheccari della capitale sono ottimisti per il prossimo futuro. Felice Cirelli, titolare del chioschetto “La Grattachecca” di via Magna Grecia, sottolinea che “i turisti rispetto all’anno scorso sono di più data la situazione più controllata grazie ai vaccini, anche se comunque i romani restano i clienti più fidelizzati”. I gusti più gettonati sono sempre quelli classici, con menta, amarena e limone a farla da padrone, anche se i turisti apprezzano molto gusti più esotici come il tamarindo o il mango. Per i bambini vanno forte i classici fragola e coca cola, ad ogni fascia d’età il giusto antidoto al caldo estivo che caratterizza queste torride giornate.

A Roma non ci sono più di dieci grattacheccari

Massimo Crescenzi, titolare del chioschetto “Alla fonte d’oro, grattachecca dal 1913″ in zona Trastevere, propone il lemoncocco. “Gusto inventato da mio padre con mio zio -spiega- nasce come succo vero e proprio ma poi è stato trasformato in grattachecca. Spero che, dopo il difficile periodo causato dalla pandemia, questa tradizione romana possa continuare a sopravvivere. Noi siamo un’attività a conduzione familiare, non ci interessa guadagnare grosse cifre, ma solo poter andare avanti”. A Roma sì e no esistono ancora dieci grattacheccari, quasi sempre situati in chioschetti.