Firenze, la verità esce: furono i collettivi a innescare la rissa. Valditara: la lettera non rispecchia la realtà

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Un professore che insegna al liceo Michelangiolo di Firenze racconta a La Nazione di avere assistito personalmente agli scontri tra gli studenti, altro che adulti… E che non c’è stato un agguato, ma una rissa. Inoltre, secondo la testimonianza di questo insegnante la storia è andata esattamente al contrario di come è stata narrata finora sui giornali e dagli studenti di sinistra. A scatenare la violenza sono stati, infatti, secondo questo docente, i Collettivi di sinistra. Al giornalista de La Nazione, che vorrebbe riportare il suo nome, il professore chiede di ometterlo, per evitare “comprensbili” ritorsioni. Perché la sua «è una scuola molto politicizzata». «Lavoro da molti anni al Michelangiolo ma non voglio che esca il mio nome. Sabato mattina stavo entrando a scuola e ho visto quello che è successo».

Docenti intimiditi dai collettivi rossi

Docenti costretti a mantenere l’anonimato, il che la dice tutta sul vero clima di terrore e di intimidazione che regna in certi ambienti. Altro che fascisti, gli antidemocratici sono i rossi.  «C’era questo volantinaggio dei ragazzi della destra. Sono usciti quelli dei Collettivi e hanno cominciato ad insultarli e strappare i volantini. Hanno tirato delle spinte e a quel punto anche quelli di Azione Studentesca hanno cominciato a picchiare. E sicuramente hanno esagerato». Il professore dice di non essere intervenuto per gli stessi motivi per cui vuole l’anonimato: «Sto bene in questa scuola e vorrei continuare a lavorarci senza problemi». Intanto la Digos lavora sul precedente del Pascoli: non ci sono immagini dell’accaduto. Per il Michelangiolo la procura indaga per violenza privata a carico di 6 persone segnalate dalla polizia.

Valditara: la preside rifletta più attentamente

“In Italia non c’è nessun pericolo fascista, non c’è nessuna deriva violenta o autoritaria. Difendere le frontiere e ricordare il proprio passato o l’identità di un popolo non ha nulla a che vedere con il fascismo o, peggio, con il nazismo. Quindi inviterei la preside a riflettere più attentamente sulla storia e sul presente”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ospite della trasmissione “Mattino 5 news” su Canale5. La lettera scritta da una preside di Firenze “e’ del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggere questa lettera e che sia stata letta agli studenti. Il contenuto non rappresenta la realtà dei fatti – ha aggiunto-. Non ritengo necessario intervenire, sono lettere ridicole. Vanno prese per quello che sono, un atto di propaganda”, ha concluso Valditara.