Firmato a Roma l’accordo contro il riciclaggio d’auto: in campo Governo Meloni e Polizia di Stato

Un momento della firma dell'accordo di Roma

Roma, è stato sottoscritto oggi martedì 14 maggio un accordo d’intesa volto a promuovere princìpi di legalità anche nel settore automotive, per la precisione contro il riciclaggio e traffico d’auto nazionale e internazionale. La firma ha avuto luogo presso la Sala Conferenze intitolata a Giacomo Matteotti a Palazzo Theodoli, nel cuore del centro storico della Capitale. Così riporta una nota ufficiale diramata dalla Questura di Roma e dal Governo Meloni che pubblichaimo qui di seguito.

Un accordo che vede coinvolti: il Ministero dell’Interno, con il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, oltre alla Questura di Roma Capitale. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione – Direzione Generale per la Motorizzazione – e infine l’UNASCA.

Firmato a Roma l’accordo contro il riciclaggio d’auto

L’accordo, che sarà siglato dal Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato – Prefetto Renato Cortese, dall’Ing. Pasquale D’Anzi – Direttore Generale  per la Motorizzazione, per i servizi ai cittadini e alle imprese in materia di trasporti e navigazione  e dal Presidente di UNASCA Andrea Vannucchi, testimonia l’impegno congiunto nel promuovere iniziative di formazione e sensibilizzazione per rafforzare i livelli di legalità e sicurezza, in particolare nel contesto della nazionalizzazione dei veicoli provenienti dall’estero e delle relative procedure amministrative.

In campo Governo e Polizia di Stato

Secondo i dati del 2023, sono stati importati in Italia 175.000 veicoli dall’UE, di cui l’82% usati. L’accordo si propone di contrastare il traffico internazionale e il riciclaggio di veicoli, con particolare attenzione alla prevenzione delle “false nazionalizzazioni”. Attività questa a cui ricorre spesso la criminalità specializzata che con sistemi truffaldini, si inserisce nelle procedure di regolarizzazione dei veicoli stranieri sul territorio italiano, per reimmatricolare veicoli provento di reato corredandoli così di documenti e targhe italiane.

Cosa prevede l’accordo

L’accordo prevede inoltre la definizione di piani operativi specifici per coinvolgere altre amministrazioni, enti, associazioni e soggetti privati nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, garantendo un impegno concreto e misurabile verso la prevenzione dell’illegalità nel settore automotive.

Questo impegno a lungo termine sottolinea la determinazione delle parti nel perseguire un obiettivo comune di sicurezza e legalità, fondamentale per la tutela dei cittadini e per la promozione di un mercato equo e trasparente”.

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