Fiumicino, Baccini contro Montino. Fa politiche da ‘fine del regno’

Politiche da “assalto alla diligenza, da fine del regno”. Così in un post su Facebook, l’ex ministro Mario Baccini attacca frontalmente il sindaco di Fiumicino Esterino Montino. Che è andato a inaugurare l’avanzamento dei lavori della maxi palazzina che sta sorgendo in adiacenza al ponte 2 Giugno. Sarà un simbolo della città, ha dichiarato il promo cittadino. Come il ponte, che noi stessi tempo fa abbiamo rimesso a posto. Ma Baccini, che è stato antagonista di Montino per la carica di sindaco, non ci sta. E il suo attacco sulla propria pagina Facebook è durissimo. “Spacciare una speculazione edilizia privata per un simbolo della città, ci vuole una bella faccia tosta. Le scelte di riqualificazione urbana dell’assessore all’urbanistica non mi sembrano in linea con i bisogni di spazi attrezzati che hanno i cittadini. La sistemazione dell’area davanti al ponte 2 Giugno con un progetto di piazza con verde attrezzato poteva essere, questo sì, riqualificante e bello. Si potevano garantire i diritti dei privati in tanti modi previsti dalle leggi vigenti”.

Fin qui l’affondo di Baccini. Che ha scatenato decine di commenti in rete. Tra il sarcastico e l’arrabbiato, tutti di condanna contro la nuova colata di cemento che si sta abbattendo sulla cittadina del litorale a nord di Roma.

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La gente sta con Baccini. A ponte 2 Giugno costruzione di dieci piani e a Focene hanno buttato giù le villette per 50 centimetri

Sulla nuova palazzina che sta sorgendo a Fiumicino in prossimità del ponte 2 Giugno la rete si scatena. E sembra dar ragione senza riserve alla posizione sostenuta da Mario Baccini. Ex ministro, uomo forte di Fiumicino e antagonista dell’attuale sindaco Pd Montino. Così Luisa posta su Facebook, ‘vicino al fiume, e i vincoli?’ Mentre Andrea punta il dito sui vincoli. ‘A Fiumicino non si poteva superare una certa altezza per via dell’aeroporto. Invece le torri hanno superato anche il ponte 2 Giugno’. Mentre per Andrea la struttura è ‘semplicemente orrenda, con un impatto urbano vergognoso’.

‘E meno male che si doveva rispettare il colore delle abitazioni. Per non avere un impatto negativo nell’ambiente! – conclude gli sfoghi Marina. Un’altra cittadina arrabbiata con l’amministrazione comunale. ‘Come a Focene! Dove hanno distrutto case negli anni ‘80 perché erano alte 50 centimetri più del dovuto. Guardate ora. Siamo arrivati a dieci piani anche da noi. Scempio più, scempio meno’. E possiamo stare certi che la battaglia si sposterà ancora dalla piazza al consiglio comunale. Dove lo stesso Baccini si prepara dai banchi dell’opposizione a dare battaglia.

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