Fiumicino, spaventoso incendio nel cantiere navale: a fuoco diverse barche (FOTO)
Terribile incendio quello divampato all’alba di oggi, intorno alle 5.30, a Fiumicino, più precisamente in via Col Moschin, a ridosso del fiume Tevere. A prendere fuoco, per cause ancora tutte da accertare, un immenso cantiere e rimessaggio navale di circa 3000 mq. Sul posto, oltre al funzionario di guardia e al capo turno provinciale, sono intervenuti i Vigili del Fuoco con tre squadre, due Autobotti, il Carroschiuma, l’Autoscala, il Carro Autoprotettori.
Incendio al cantiere nautico di Fiumicino: 400mila euro di danni con l’ombra del racket
Incendio nel cantiere navale a Fiumicino
L’incendio, dalle enormi dimensioni, è ancora in corso e i vigili del fuoco sono al lavoro, ormai da diverse ore, per domarlo. In fiamme diverse barche, ma anche il capannone cantieristico. Fortunatamente non ci sono stati feriti. Sul posto anche le forze dell’ordine e il personale sanitario del 118. L’agenzia Arpa e la Asl sono state informate.
Altissima la colonna di fumo nero ben visibile anche a Ostia e tantissimi i commenti dei residenti che sui social, preoccupati, hanno pubblicato le foto. “Dalle prime indagini sembrerebbe che l’incendio si sia propagato dall’esterno del cantiere verso l’interno, colpendo successivamente il capannone e le imbarcazioni presenti. La situazione resta sotto monitoraggio. Arpa e Asl sono state allertate per valutare eventuali rischi ambientali derivanti dalle emissioni nell’aria e per assicurare la sicurezza dei cittadini” – ha dichiarato il Comandante della Polizia Locale di Fiumicino, Daniela Carola.
Fiumicino, incendio nel cantiere nautico: a fuoco 4 barche
Seguiranno aggiornamenti
Non è il primo caso
Non è certo il primo incendio in un cantiere nautico di Fiumicino. Lo scorso maggio un rogo ha colpito quattro imbarcazioni di dimensioni che variavano tra i 12 e i 18 metri. Un incendio che, per cause ancora tutte da accertare, era divampato all’interno di un cantiere nautico di via della Scafa, al civico n°121. Anche in quel caso, fortunatamente, nessuna persona era rimasta coinvolta, ma poi le indagini avevano ‘svelato’ l’ombra del racket e della criminalità. Erano stati trovati, stando a quanto stabilito dagli inquirenti, tre inneschi di ordigni rudimentali: taniche da 10 litri contenenti benzina, collegate a fili elettrici. Un’azione probabilmente messa in atto da individui che, forse, volevano colpire il titolare della struttura.