Fontana di Trevi a numero chiuso, Gualtieri: ‘Ci stiamo pensando’

Fontana di Trevi

Fontana di Trevi è uno dei monumenti simbolo della Capitale e chi visita Roma non può non fare tappa lì. Ammirare la bellezza e lanciare la famosa monetina per esprimere un desiderio è quasi un ‘rituale’. E i turisti, ogni giorno, sono davvero tantissimi: c’è chi si ferma e scatta qualche foto, chi invece si diverte a deturpare il monumento e non sono rari i casi di chi si tuffa e nuota come se fosse una piscina. Una situazione, quella a Fontana di Trevi, difficile da gestire, al punto che il Sindaco Gualtieri starebbe pensando di istituire il numero chiuso per visitarla.

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Fontana di Trevi diventerà a numero chiuso?

“Stiamo ragionando sull’ipotesi di rendere la Fontana di Trevi visitabile su prenotazione e a numero chiuso, una ipotesi molto concreta che abbiamo deciso di studiare e approfondire perché la situazione a Fontana di Trevi sta diventando tecnicamente molto difficile da gestire, ce lo dice sempre anche la Polizia Locale” – ha detto il Sindaco Gualtieri, come riporta l’Ansa, a margine della fiaccolata del Santa Lucia. Quella di rendere il monumento a numero chiuso non è certo una novità perché l’idea era stata lanciata già nell’estate del 2023 dall’assessore al Turismo Alessandro Onorato. E sul Corriere della Sera proprio lui ieri aveva ribadito quella proposta: la fontana di Trevi con accesso contingentato (e a tempo), gratuita per i romani e al prezzo di un euro per i turisti.

“C’è un accumulo di persone che rende difficile una adeguata fruizione del monumento ed è spesso fonte di degrado. Si tratta di studiare la soluzione tecnica migliore per gestire i flussi di turisti a supporto della Fontana di Trevi che va tutelata ma anche della qualità della sua fruizione. Con l’assessore Onorato ne abbiamo parlato e abbiamo deciso di esplorare queste soluzioni tecniche su cui stiamo lavorando” – ha continuato il Primo Cittadino. Al momento quella di rendere la Fontana di Trevi resta un’ipotesi, che presto però potrebbe concretizzarsi. E così dalle parole si potrebbe passare ai fatti.

Sarà una soluzione per far splendere ancora di più (e meglio) la Fontana di Trevi, che resta uno dei simboli di Roma? Così si riusciranno ad allontanare i turisti che scambiano la fontana per una piscina alla faccia dell’arte e della storia che c’è dietro?