Francesca Mandarino morta sulla Tiburtina, oggi la fiaccolata nella ‘sua’ università La Sapienza

Francesca Mandarino morta sulla Tiburtina

Aveva 21 anni, tantissimi sogni nel cassetto e il desiderio di diventare un avvocato. Da sempre si era battuta per i diritti di tutti, soprattutto per i più giovani. Prima come rappresentante d’istituto della sua scuola in Calabria, poi come attivista alla Sapienza. Francesca Mandarino aveva deciso di candidarsi alle elezioni studentesche della sua università perché voleva dare un futuro migliore agli studenti della sua facoltà, quella di Giurisprudenza. Ma per lei il destino ha giocato la carta più brutta e la 21enne nella notte tra venerdì e sabato ha perso la vita in un terribile incidente stradale a Roma, sulla Tiburtina. Prima la serata spensierata con gli amici, poi quella leggerezza che si trasforma in un dramma, in una nottata da dimenticare.

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Oggi la Fiaccolata alla Sapienza per ricordare Francesca Mandarino

E oggi pomeriggio, alle 18, proprio la ‘sua’ università, la Sapienza di Roma, la ricorderà. Sì perché è in programma una fiaccolata, che partirà proprio dalla Facoltà di Giurisprudenza, lì dove la 21enne aveva sostenuto gli esami, aveva stretto amicizie. E lì dove lei voleva partire per costruire un futuro migliore. Proprio da lì oggi si terrà un momento di commemorazione di Francesca, la studentessa che ha perso la vita in quel terribile incidente stradale. Una fiaccolata, spiegano dall’ateneo, “aperta a tutte e tutti coloro che vorranno unirsi nel ricordo”.

L’incidente mortale sulla Tiburtina

Il terribile incidente, nel quale ha perso la vita Francesca Mandarino, è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle 2, su via Tiburtina. A scontrarsi una Opel Mokka bianca con a bordo 6 studenti universitari fuori sede e una Fiat 500.

L’Opel Mokka, l’auto sulla quale viaggiava Francesca con i suoi amici, avrebbe urtato la Fiat 500 e, dopo aver preso anche il guardrail di cemento, due dei passeggeri sono stati sbalzati fuori dal veicolo, sul lato destro. Per la 21enne, originaria della Calabria, seduta sui sedili anteriori non c’è stato nulla da fare, mentre un ragazzo è stato trasferito in codice rosso al policlinico Tor Vergata. Ora bisogna ricostruire l’esatta dinamica, capire cosa sia successo.

E mentre le indagini dei caschi bianchi proseguono, resta una terribile certezza: tutti i sogni di Francesca sono stati infranti sulla Tiburtina. In quei pochi, pochissimi istanti. Lei che voleva cambiare la realtà universitaria e dare spazio ai giovani per un futuro migliore.