Francesca Russo, il giallo della ragazza morta a Ciampino: domani l’autopsia

Francesca Russo

La morte di Francesca Russo resta un giallo. Un mistero di cui non si conoscono i contorni ma che dalle prossime ore potrebbe si potrebbe sapere molto di più: nel pomeriggio di oggi, martedì 21 maggio, la Procura di Velletri affiderà l’incarico per l’autopsia – che dovrebbe esserci già domattina mercoledì 22 maggio – al Policlinico Tor Vergata.

Il giallo

La morte di Francesca Russo, 26 anni, è difficile da spiegare. Un giallo, per molti, quello consumato sabato scorso nel comune aeroportuale alle porte di Roma. La giovane era in casa del suo datore di lavoro, un uomo di 39 anni. Al momento nessuno risulta iscritto nel registro degli indagati, né tanto meno è stata formulata una ipotesi di reato. Una eventualità, tuttavia, non scartata per permettere ulteriori indagini irripetibili e l’eventuale incidente probatorio

I sospetti

Sicuramente uno dei dubbi legati alla morte di una ragazza di 26 anni, senza patologie, ha fatto pensare subito gli inquirenti ad una morte per cause secondarie: aver ingerito qualcosa o preso sostanze stupefacenti. Gli amici raccontano Francesca come una ragazza tranquilla, che non usava droghe. Ma questo lo confermerà l’esame autoptico.

Le tracce di sangue

I Carabinieri hanno trovato sul corpo della giovane tracce ematiche ma da un primo esame non risultano tracce di violenza sul corpo. Il sangue potrebbe esser scaturito dal naso visto che la ragazza aveva subito un’operazione al setto da poco tempo. Un punto che gli investigatori stanno tentando di chiarire è il motivo per cui Francesca e il suo datore di lavoro, pur avendo una relazione che durava da mesi, non dormivano nella stessa stanza.