Francesco Valdiserri, i funerali domani alle 12 a Testaccio
I funerali di Francesco Valdiserri, il ragazzo appena 18 enne travolto e ucciso da un’auto pirata sulla Colombo, si svolgeranno domani sabato 22 ottobre. Alle 12, nella Chiesa di S. Maria Ausiliatrice a Testaccio. Il quartiere dove abitava insieme alla sua famiglia. Intanto, emergono nuovi pesanti particolari a carico della giovane al volante della Suzuki SWIFT impazzita. E anche sui ritardi nel recuperare la salma dello sfortunatissimo ragazzo.
Francesco Valdiserri falciato sulla Colombo. Tragedia nella notte
L’ho ucciso io, vi rendete conto? Le parole di Chiara Silvestri appena saputo della morte di Francesco
“Agitazione psicomotoria». Questo si legge sul referto d’ingresso di Chiara Silvestri all’ospedale Sant’ Eugenio. Era quasi l’una di ieri. “Ho ucciso un ragazzo della mia età. L’ho ucciso io. Vi rendete conto?”. La 23enne addetta in una società di catering di Roma, residente con la famiglia a Dragona, fra la Capitale e Ostia, lo avrebbe ripetuto più volte. Dopo aver travolto e ammazzato, sulla corsia laterale di via Cristoforo Colombo alla Garbatella, Francesco Valdiserri. Studente universitario di Lettere che fra dieci giorni avrebbe compiuto 19 anni. Figlio dei giornalisti del Corriere della Sera Paola Di Caro e Luca Valdiserri. Entrambi romanisti, avevano deciso di chiamare il primogenito come capitan Totti.
Agli arresti domiciliari la 23 enne che guidava sotto effetto di alcol e cannabis quando ha travolto Francesco
Con un polso fratturato e sotto choc, ieri mattina la ragazza è stata dimessa con 25 giorni di prognosi. E accompagnata dai vigili urbani negli uffici del Gruppo Marconi, diretto da Massimo Fanelli. Dove è stata arrestata per omicidio stradale aggravato dalla guida sotto effetto di alcolici. Oltre dal fatto di aver avuto la patente sospesa due anni fa per sei mesi. All’epoca si era rifiutata di sottoporsi all’alcoltest durante un controllo sul litorale romano. L’aveva però ottenuta nuovamente senza ulteriori prescrizioni.
Gli inquirenti al lavoro
Lo stesso esame effettuato subito dopo aver causato l’incidente mortale ha dato esito positivo: tasso alcolemico di 1,57 grammi/litro – tre volte oltre il limite di legge -. E quindi, su ordine del pm Erminio Amelio, è stata sottoposta agli arresti domiciliari.
Almeno per ora. Perché gli accertamenti della polizia municipale proseguono per verificare se ci siano anche altri fattori che possano peggiorare la sua posizione. Le è stato sequestrato lo smartphone con il quale ha chiamato i soccorsi: sarà analizzato per verificare se la 23enne, «non negativa» ai cannabinoidi – avrebbe assunto stupefacenti ma non nelle ore che hanno preceduto l’incidente – stesse parlando o chattando con qualcuno.
Al vaglio le telecamere di sorveglianza
Per averne la conferma sarà sentito di nuovo l’amico che gli sedeva accanto, Datan Pensa, 21enne di Fara Sabina. Modello, anche lui ferito in modo non grave nell’impatto della Suzuki Swift, intestata a una parente della ragazza.
Al vaglio i filmati delle telecamere e le testimonianze dell’amico di Francesco. Che lo stava accompagnando alla fermata dell’autobus dopo essere andati al cinema. Ma anche di un automobilista che seguiva la Swift. Quest’ ultimo avrebbe assistito alla prima sbandata dell’utilitaria verso sinistra e poi allo scarto della vettura verso destra. Prima di invadere il marciapiede dove si trovavano i due ragazzi che erano di spalle e non si sono accorti dell’arrivo dell’auto lanciata a tutta velocità.
Cinque ore sul marciapiede
Il corpo di Francesco è stato avvolto pietosamente con una coperta termica di colore oro, dagli agenti delll’XI Gruppo Marconi e del Gpit della Polizia locale. Aspettando che il carro funebre arrivasse per portarlo all’obitorio. Passano minuti infiniti, poi interminabili ore con quel fagotto su cui rifletteva la luce dei lampioni per la strada. Del carro che opera per conto di Ama, la municipalizzata capitolina, nessuna traccia. Quasi cinque ore di attesa che aggiungono strazio allo strazio: «Ma quando arriva?», chiedono papà Luca e un amico di famiglia arrivato per sorreggerlo.