La Francia e i terroristi: adesso ci va Mario Draghi a riprenderli?
Si può protestare con la Francia per la vergognosa mancata estradizione dei terroristi rossi che da decenni hanno trovato rifugio da quelle parti? Oppure il Trattato del Viminale impedisce di far sentire la voce dell’indignazione nazionale fino alle finestre dell’Eliseo?
Quanto accaduto ieri intristisce davvero. Perché è da troppo tempo che la giustizia italiana reclama i brigatisti rossi per far pagare loro i delitti commessi nel nostro paese. Ma il cosiddetto alleato di Francia protegge quei terroristi. E noi restiamo imbambolati a pagare lo scotto di una decisione ingiusta e che ci ferisce profondamente.
La Francia non ci rida’ i terroristi
In pratica, dieci delinquenti non dovranno scontare le loro colpe. È uno scandalo senza possibilità di smentita. Lo schiaffo in faccia che riceviamo è clamoroso.
Per acciuffare Cesare Battisti l’Italia si dovette mobilitare in mezzo mondo, fino in America Latina. A Ciampino quel signore che l’aveva fatta franca per troppo tempo, trovò a dargli il benvenuto nelle patrie galere i ministri Matteo Salvini e Alfonso Bonafede. Oggi, la giustizia italiana e il sangue versato sono svillaneggiati da quella francese.
E adesso che farà Mario Draghi?
Vorremmo sapere da Mario Draghi come intenderà reagire. Perché poco ci interessa sapere la solita solfa sul potere politico che non può travalicare quello giudiziario: in Francia la dottrina Mitterrand ha fatto scuola. Altro che storie di indipendenza.
E per favore ci si risparmi il teatrino sulla vecchiaia che incombe e che i terroristi rossi dopo tantissimi anni sono cambiati. Sarà pure vero, ma le loro vittime non hanno fatto in tempo a modificare i propri connotati. E tutto questo si chiama solo insensibilità.
Chi si è macchiato di sangue ora vive – perpetuandola – ma la stagione di una nuova impunità. E questo grazie a troppi governi che ai francesi hanno consentito di mortificare le lacrime della nostra Nazione. E oggi ne paghiamo le conseguenze, davvero tristi per ciascuno di noi.