Frecce tricolori a lutto: morto in un incidente il capitano Alessio Ghersi

Alessio Ghersi

Il capitano delle Frecce Tricolori Alessio Ghersi è morto nello schianto di un aereo ultraleggero. L’Aeronautica Militare, nell’apprendere del tragico incidente che ha coinvolto un velivolo civile in cui hanno purtroppo perso la vita nel tardo pomeriggio di ieri i due occupanti.

Il capitano Ghersi era pilota in servizio presso il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori”: l’Aeronautica Militare si unisce al dolore dei familiari. Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Luca Goretti, a nome di tutta la Forza Armata, si stringe alla moglie e ai loro due bimbi in questo momento di profondo dolore. “Le Frecce Tricolori sono nel cuore degli italiani e la scomparsa del capitano Alessio Ghersi in un tragico incidente addolora tutti profondamente. Così il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Nino Minardo. “Sono vicino alla famiglia del capitano Ghersi e all’Aeronautica Militare e a loro esprimo il mio cordoglio”.

Il capitano Ghersi, 34 anni, originario di Domodossola, ricopriva attualmente la posizione di secondo Gregario destro, Pony 5, all’interno della formazione delle Frecce Tricolori. Era entrato nell’Aeronautica militare nel 2007 con il corso Ibis V dell’Accademia aeronautica. Dopo le scuole di volo era stato assegnato al quarto stormo di Grosseto, dove aveva conseguito la qualifica di pilota pronto al combattimento sul velivolo Eurofighter, svolgendo attività di difesa aerea sia in ambito nazionale sia in missioni della Nato. Selezionato successivamente per le Frecce Tricolori, avrebbe a breve preso parte alla sua quinta stagione acrobatica con la Pattuglia acrobatica nazionale.

L’incidente è avvenuto sabato 29 aprile intorno alle 18:30, quando alcuni testimoni hanno visto il velivolo precipitare avvolto da una nuvola di fumo sprigionatasi dopo una fiammata o una esplosione. Nell’incidente sono morti carbonizzati il capitano delle Frecce tricolori e un suo parente.

Il velivolo, un Pioneer 300 marche I-8548, era decollato poco prima da Campoformido, dove si trova una aviosuperficie. Testimoni hanno riferito di aver visto il velivolo già in fiamme in aria e di un’esplosione avvertita ancora prima che toccasse terra, nella zona boschiva dove si è poi completamente incendiato carbonizzando le due persone che si trovavano all’interno.