Funivia cade a Stresa: almeno 12 morti. Ditelo pure alla Raggi

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Che c’entra una funivia precipitata in Piemonte con la sindaca di Roma, Virginia Raggi? C’entra, perché a molti romani è venuto un brivido lungo la schiena pensando a un mezzo che la narrazione grillina vorrebbe come ideale per il trasporto pubblico romano.

Si aggrava infatti il bilancio delle vittime dell’incidente sul Mottarone, nella zona intorno a Stresa, nel Verbano, dove si è staccata la cabina della funivia. Sono almeno dodici i morti, secondo l’ultimo bilancio. Sul posto sono impegnati i soccorritori e gli uomini del Soccorso Alpino. Avrebbe ceduto un cavo della funivia, poco prima della stazione d’arrivo.

La Raggi e quella funivia di Casalotti che fa paura

Una tragedia che, dalle prime evidenze, sembra legata a un problema di manutenzione. In Campidoglio, a molti è venuta la pelle d’oca, pensando che la Raggi e la sua giunta grillina nella funivia crede convintamente. Immaginate la manutenzione di una funivia romana affidata all’Atac. La stessa gestione degli autobus, che si incendiano con allarmante frequenza. Ma anche delle linee della metropolitana, guaste o ferme a intermittenza. Ecco, ora immaginate il rischio per i viaggiatori, non solo per la manutenzione, ma per il rischio anche di attentati. Un conto è un pazzo esagitato su un bus. Un conto su un mezzo a decine di metri sospesi dal suolo. Basterebbe il primo fanatico per fare una strage. La Raggi e i suoi consiglieri avranno tenuto conto di tutto ciò?

Qual è la funivia di Stresa precipitata

Chiusa nel 2014 una revisione generale, la funivia del Mottarone ha riaperto nel 2016 dopo due anni di lavori di manutenzione e ammodernamento, affidati alla società Leitner. Il 13 agosto 2016 è stata inaugurata la riapertura della funivia e tra ottobre-dicembre 2016 sono state anche rinnovate le relative stazioni di riferimento della funivia.

Una scelta quella di chiudere non senza incertezze vista la longevità dell’infrastruttura. I lavori per la funivia che collega Stresa e la cima del Mottarone partono nel 1963 per sostituire il vecchio percorso ferroviario datato al 1911, con tanto di stazione in stile Liberty, con un nuovo impianto più funzionale e veloce. I lavori, affidati alla ditta Piemonte Funivie, vanno avanti alcuni anni fino all’inaugurazione dell’impianto il primo agosto del 1970.

Nel 2002 la funivia è stata sottoposta a una revisione straordinaria eseguita dalla ditta Poma Italia (ora Agudio). Nel 2009, a completamento dell’opera, è stata costruita dalla società Leitner una seggiovia biposto che dalla stazione di arrivo della funivia al Mottarone conduce alla croce in vetta al monte (1491 m s.l.m.), alle piste da sci e ad Alpyland, una nuova area divertimenti sorta nel 2010, e costituita da un alpine coaster (bob su rotaia).

La funivia è strutturata in due tronconi, ciascuno con due cabine dalla portata di 35 persone. Il primo troncone della funivia parte a 205 m in località Lido di Carciano, a Stresa e raggiunge la Località Alpino, dove si trova il Giardino botanico Alpinia. Il secondo tronco parte agli 803 m dell’Alpino e raggiunge un pianoro immediatamente sotto la vetta del Mottarone, posto a 1385 m, da questa posizione è possibile raggiungere i 1491 m a piedi o con una seggiovia realizzata nel 2009.