Furbara, sequestrate settemila dosi di cannabis in un capannone

Furbara

La polizia ha sscoperto, a Furbara, un capannone, affittato in nero, per lo stoccaggio e l’essiccamento della cosiddetta “erba light” dai titolari di un’azienda agricola che ha campi di coltivazione anche nel Comune di Fiumicino.
Nel magazzino vi erano 2339 cassette colme di canapa, per un peso complessivo di circa 6 quintali, ventilate da 12 potenti ventilatori e 8 deumidificatori.
Gli agenti, hanno tuttavia voluto fare ulteriori approfondimenti perche’ l’essiccamento appariva incompatibile o comunque superfluo per la successiva commercializzazione e la legge numro 242 del 2016 considera lecita solo la canapa delle varieta’ iscritte nel catalogo comune della specie di piante agricole.
Nell’immediatezza, un campione della sostanza e’ stato cosi’ sottoposto al narcotest presso il Reparto Antifrode e Controlli dell’Agenzia Dogane Monopoli dell’aeroporto di Fiumicino, il cui esito si e’ dimostrato positivo al principio attivo THC.
Pertanto, il capannone e quanto vi era all’interno e’ stato sequestrato.

A Furbara pronte settemila dosi

Da successivi approfondimenti e’ emerso che tra l’ “erba light” vi erano nascosti quasi 13,5 Kg. di marijuana con un principio attivo notevolmente superiore a quello consentito, idonei al confezionamento di circa 7000 dosi.
I titolari dell’azienda agricola sono stati iscritti nel registro degli indagati per produzione illegale di sostanze stupefacenti Le indagini sono tutt’ora in corso e i poliziotti stanno verificando se la sostanza fosse destinata a rifornire “negozi” o se invece fosse indirizzata direttamente allo spaccio.

Dietro la vendita della cannabis light, talvolta si nascondono veri e propri spacciatori. Questi, infatti, non è il primo caso. Proprio a Roma, nel febbraio scorso, un pool di operatori, tra cui chimici della agenzia dogane, avviando un’attività di controllo degli esercizi commerciali che mettono in vendita prodotti contenenti quella che viene ritenuta «cannabis legale» o «canapa light», ha scoperto in due negozi. Uno nel quartiere Pigneto e l’altro nel quartiere Tuscolano. In realtà, una vera centrale di produzione, confezionamento e spaccio sia al dettaglio, che all’ingrosso, di sostanza stupefacente del tipo hashish e marijuana.