Furto con pistola in sala slot, le telecamere inchiodano il ladro che finisce in carcere

Il furto si era compiuto in una mattinata dello scorso mese di ottobre. In una sala slot di Vitinia, molto frequentata nel quartiere. Ma il colpo era stato preparato con cura, scegliendo l’orario in cui solitamente il locale risultava meno affollato. Cosa che fin dall’inizio, aveva convinto gli inquirenti che il malvivente fosse da ricercare negli abituali frequentatori della sala. L’uomo, che aveva agito da solo, si era presentato all’interno della struttura impugnando un’arma da fuoco. Davanti ai pochi presenti sbigottiti. Poi si era diretto alla cassa, minacciando l’addetto. E facendosi consegnare  l’incasso, di circa 1300 euro in contanti. Per poi fuggire, e far perdere le sue tracce. Sembrava un colpo perfetto, ma invece il rapinatore aveva trascurato molti particolari. Tra i quali la presenza di diverse telecamere di sorveglianza, dentro alla struttura e all’esterno.

Così le indagini sono partite subito. Anche sentendo testimoni, e persone che abitualmente passano davanti alla sala slot o che la frequentano. E alla fine il cerchio si è stretto attorno al presunto colpevole. Che adesso si trova in carcere, sottoposto a custodia cautelare preventiva. In attesa che le accuse vengano formalizzate. Con la possibile incriminazione per rapina aggravata. E per detenzione illegittima e uso improprio di arma da fuoco.

Il colpevole del furto portato in carcere

Infine, è giunto il provvedimento cautelare ai danni del presunto rapinatore. Un 52enne, con precedenti, gravemente indiziato di rapina aggravata. E’ questo l’esito dell’attività info-investigativa condotta dai Carabinieri della Stazione di Vitinia. Un controllo incrociato delle telecamere di sicurezza, testimoni, controlli sul territorio e traffico. Gli indizi sembrerebbero condurre direttamente all’uomo. La rapina era avvenuta a Vitinia, ai danni di una Sala Slot, nell’ottobre scorso.

Per il momento, l’arrestato è stato associato in carcere, ma le indagini sono preliminari. E il definitivo accertamento di colpevolezza è ancora in corso.