Gasparri: “Bonificare la stazione Termini”. Molteni: “sì a taser e bodycam”

“Quanto è avvenuto nella zona della Stazione Termini di Roma è eloquente. Un ghanese armato di coltello ha minacciato i passanti e la polizia è stata costretta a un intervento severo per evitare conseguenze gravi causate dalla follia di Ahmed Ibrhaim, 44enne pluripregiudicato che si dice di origine ghanese. Già nel 2016 aveva devastato quattro chiese del centro storico. Non è nuovo quindi a imprese allarmanti ed è certamente una persona pericolosa”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri componente del Comitato di Presidenza di Forza Italia
Partire dalla bonifica dei territori
“Il problema della giustizia – prosegue – è l’impunità di fronte a casi di questo tipo. Da questo bisogna partire. Dalla bonifica dei territori. Dalle espulsioni reali di chi non deve stare nel nostro Paese. Dalla possibilità di trattenere chi, casomai anche dopo accurate perizie psichiatriche, debba essere messo in condizione di non causare danni gravi. Questa è la giustizia quotidiana che va garantita ai cittadini. Benissimo le grandi iniziative e le grandi discussioni, ma servono legge e ordine sul territorio.

Ci auguriamo che si realizzi una bonifica severa e drastica di tutte le aree a rischio del centro e delle periferie delle città. E in materia di immigrazione è evidente che molte cose vanno riviste, in senso di maggiore severità e non di maggiore apertura”. “E su questo terreno anche il nuovo governo deve chiarirsi con urgenza le idee. Alle forze dell’ordine va la nostra gratitudine ma a loro deve anche andare la dotazione di taser, quegli strumenti che possono limitare il ricorso alle armi ma possono consentire di bloccare persone come il ghanese”, conclude.
Molteni: il taser strumento di difesa
Da parte sua il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni rassicura. “Con il taser si è partiti nel 2014, poi ci sono state tutte le verifiche anche del ministero della Salute. Nel 2018 con il ministro Salvini è partita la sperimentazione, più volte ripetuta con effetti straordinari. Sono partite le procedure di assegnazioni di gara, e credo che ora ci siano le condizioni perché in tempi rapidi possano essere messi a disposizione”. “Il taser è una priorità e una necessità perché non è uno strumento di offesa, ma di difesa. A tutela del poliziotto e della sicurezza in generale.
Necessarie anche le bodycam
E’ uno strumento imprescindibile e richiesto da tutte le sigle sindacali. La procedura è in corso e mi auguro si possa concludere nel tempo più rapido possibile”. Inoltre nel corso della sperimentazione è emerso che “nella stragrande maggioranza dei casi il taser ha una funzione di deterrenza”. Ma oltre al taser, secondo Molteni, sono necessarie anche le bodycam. “Uno strumento di protezione e utile per la difesa delle forze dell’ordine”.
Grave quanto accaduto a Termini
“Quanto accaduto nei pressi della stazione Termini è la dimostrazione di grande professionalità e serietà delle forze di polizia – prosegue il sottosegretario all’Interno -. Sono costanti e continue le aggressioni che i poliziotti subiscono, è compito e dovere della politica e delle istituzioni mettere i poliziotti in condizioni di fare sempre meglio il loro lavoro”. “Bodycam e taser sono deterrenti a tutela delle forze dell’ordine. E’ un dovere dello Stato difendere il poliziotto perché difendendo il poliziotto si difende lo Stato”, conclude Molteni.