Giallo Patuanelli: nessuno dice se il ministro è infetto o no
Il ministro Patuanelli è malato o no? Questa storia del Coronavirus si tinge davvero di giallo al ministero dello sviluppo economico. Con nuovi dettagli sconosciuti ai più e che un esponente di alto livello di governo ha il dovere di chiarire.
Se un cittadino normale entra in contatto con una persona risultata positiva al Covid-19 deve stare in quarantena obbligatoria. Non può frequentare altre persone. Patuanelli lo sta facendo?
L’assessore “positivo”
Lo scorso 25 febbraio al MiSe si è svolta un’importante riunione con la regione Lombardia, rappresentata dall’assessore allo sviluppo economico Alessandro Mattinzoli. Questi, con una delegazione, ha incontrato Patuanelli (nella foto insieme) e il segretario generale del ministero Barca. Incontro che deve essersi protratto e concluso bene per le imprese lombarde, stando al racconto che il giorno successivo ne facevano i giornali del territorio.
Mattinzoli, però, qualche giorno dopo il meeting romano, si è sentito male ed è stato sottoposto al test del tampone. Ed è risultato positivo un paio di giorni fa. Il paradosso – come hanno denunciato i sindacalisti di Confintesa Di Nardo e Marzocchi – è che il giorno prima del vertice al ministero era stata diffusa una circolare interna per limitare le occasioni di incontro. Che vale ovviamente per tutti, dal ministro all’ultimo dipendente.
Non è finita. La pressione di Confintesa ha portato molti a parlare e a raccontare quello che sta succedendo al ministero. Ieri doveva esserci un incontro di saluto dell’ex capo di gabinetto Cozzoli nella sala del Parlamentino ministeriale – capienza di un centinaio di posti – ed è improvvisamente saltata.
Non si hanno notizie dei dipendenti dell’ufficio stampa, che secondo alcuni sarebbe stato chiuso. La stessa cosa è accaduta in un’altra sede del ministero, in viale America, dove ad essere colpito per un contatto con un’altra persona – stando alle voci – sarebbe stato il dipendente di una società in house del MiSe, Infratel, allocata gratuitamente al primo piano dello stabile.
Patuanelli in quarantena?
È evidente che centinaia di dipendenti ministeriali non possono essere lasciati al buio, senza notizie certe.
E’ evidente che il ministro Patuanelli deve informare la stessa pubblica opinione. Tanto più che è stato il governo di cui è membro autorevole ad approvare norme stringenti per i cittadini. Chi viene a conoscenza di aver contattato una persona positiva al coronavirus ha il dovere di informare l’autorità sanitaria e assoggettarsi alla quarantena presso il proprio domicilio. C’è un periodo di incubazione in cui si può contrarre la malattia. E sarebbe da irresponsabile ignorare tale prescrizione. Patuanelli ha almeno verificato quando si è registrata la sintomatologia dell’assessore Mattinzoli per il rispetto delle linee guida sulla malattia?
Il che vale anche per altri – e quel 25 febbraio non erano pochi alla riunione con l’assessore lombardo al ministero – che hanno lo stesso obbligo, a partire dal segretario generale. Di mezzo non c’è solo la salute del ministro, ma anche quella di molti altri soggetti.
L’altra sera il ministero ha fatto sapere di aver avviato le procedure previste. Quali, non si sa. Riguardano gli ambienti frequentati? Le persone? Non si possono lasciare dubbi insoluti. E qui ha ragione l’organizzazione sindacale a cui qualcuno vorrebbe attribuire allarmismi. In realtà ci sono fatti accaduti, circostanziati, precisi: e obblighi che tutti sono tenuti ad osservare, soprattutto a partire da un ministro. Proprio ora è il tempo di dare l’esempio. Se ne stia a casa. E risponda a chi ha dubbi. Si chiama trasparenza.