Gianni Alemanno arrestato: l’ex sindaco di Roma finisce a Rebibbia per violazione degli obblighi dei servizi sociali
La notte di Capodanno si è chiusa con un nuovo capitolo giudiziario per Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, arrestato per aver violato le condizioni imposte dal tribunale di Sorveglianza nell’ambito della sua condanna per traffico di influenze illecite, legata all’inchiesta “Mondo di Mezzo”.
La condanna e i servizi sociali mancati
Alemanno, condannato in via definitiva a 1 anno e 10 mesi per traffico di influenze illecite, era stato affidato ai servizi sociali presso l’associazione benefica So.Spe – Solidarietà e Speranza, fondata da suor Paola D’Auria. Questa misura alternativa al carcere prevedeva attività di supporto a famiglie in difficoltà e vittime di violenza. Tuttavia, secondo le autorità, l’ex sindaco avrebbe violato più volte le regole che gli erano state imposte.
Gli obblighi includevano il rispetto di un rigido orario: non uscire di casa prima delle 7:00 del mattino e rientrare entro le 21:00. Alemanno, però, non avrebbe rispettato tali prescrizioni, spingendo il tribunale di Sorveglianza a revocare il beneficio dei servizi sociali e a disporne l’arresto.
Da Monte Mario a Rebibbia
La sera del 31 dicembre, Alemanno si è presentato spontaneamente alla stazione dei carabinieri di Monte Mario, da dove è stato trasferito al carcere di Rebibbia. La misura cautelare è stata adottata con un provvedimento d’urgenza, segno della gravità delle trasgressioni contestate.
Questa situazione rappresenta l’epilogo della vicenda giudiziaria iniziata con l’inchiesta “Mondo di Mezzo”, che aveva visto Alemanno accusato di corruzione. L’accusa di corruzione era poi caduta in Cassazione, lasciando solo quella di traffico di influenze illecite.
La difesa
L’avvocato di Alemanno ha già annunciato l’intenzione di richiedere il ripristino dei servizi sociali, sostenendo che eventuali violazioni delle prescrizioni non giustificano una misura così drastica. Nelle prossime settimane è prevista un’udienza davanti al tribunale di Sorveglianza per discutere il caso.
Un simbolo caduto in disgrazia
Per Alemanno, un tempo figura di spicco della politica romana e nazionale, questo arresto rappresenta un ulteriore colpo alla sua immagine. Da sindaco della Capitale (2008-2013) ed ex ministro delle Politiche Agricole, la sua carriera è stata segnata dalle vicende giudiziarie che hanno travolto molti protagonisti dell’inchiesta “Mondo di Mezzo”. La vicenda solleva interrogativi sulla gestione delle pene alternative e sul rispetto delle condizioni imposte dalla giustizia. Alemanno, intanto, rimane in carcere, mentre l’Italia assiste a un nuovo capitolo di una storia che sembra lontana dalla sua conclusione.