Gioco online: in Italia gettito record da quasi un miliardo di euro

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Un settore in lenta ripresa dopo la crisi pandemica, soprattutto con il gioco online, ma ancora alle prese con il calo dei posti di lavoro, più di 3 mila persi tra il 2021 e il 2022. È il quadro che emerge dal “Percorso di Studio sul settore dei giochi in Italia” condotto dalla Cgia Mestre, presentato in collaborazione con l’associazione As.tro.

L’indagine, focalizzata in particolare sugli apparecchi da gioco (le cosiddette AWP e le videolottery), parte dalla stima del numero di addetti del comparto, realizzata sulla base di informazioni fornite dagli archivi camerali e dalla banca dati del Ries, il registro degli operatori di gioco dell’Agenzia Dogane e Monopoli, al quale i soggetti che operano nel settore degli apparecchi sono tenuti a registrarsi. Lo studio evidenza una contrazione di 2.328 unità tra gli addetti al settore a fine 2022 (da 47.336 a 45.008), il 5% in meno rispetto al 2021, con 1.314 aziende che fuoriescono dalla filiera del gioco lecito tramite AWP/VLT nel giro di un anno (da 54.429 a 53.115). Un dato che risente ancora del biennio 2020-2021, definito “drammatico” dalla Cgia.

Il settore dei giochi, infatti, “è stato quello che ha subito il più lungo periodo di sospensione dell’attività a causa dell’emergenza sanitaria”. Va meglio il gioco on-line. Secondo il report, è cresciuto in maniera rilevante il gettito per l’erario. Dal 2015 al 2020 il dato è triplicato (da 212 milioni a 634 milioni di euro), mentre nel 2021 è passato a 887 milioni di euro. Nel 2022, inoltre, si stima che il totale abbia raggiunto un ammontare di almeno 909 milioni di euro. A crescere è anche il tasso di incidenza della spesa online sulla spesa totale del gioco lecito. Tale peso è passato dal 9,5% del 2019 al 20,6% del 2020 e al 24% del 2021 (dagli 1,8 miliardi del 2019 ai 3,7 miliardi del 2021). Dietro questi aumenti “vi è sia la crescita del gioco online, ma anche la contrazione che il gioco fisico ha dovuto sopportare a causa dei lunghi periodi di sospensione dell’attività”. L’incidenza del gioco a distanza si è quindi assestata al 19,2% nel 2022, piu’ del doppio del livello pre-pandemia.