Giorgetti illustra la manovra: “Un miliardo e mezzo per le famiglie italiane, abbiamo tutelato i più deboli”

“Un miliardo e mezzo di risparmio dalla rivalutazione delle pensioni sono stati messi sulla famiglia e sui figli, questo è il primo importante passo per la riforma delle pensioni, se non abbiamo più bambini che nascono non ci sarà più nessun sistema previdenziale che si possa mantenere. La vera riforma delle pensioni è fare una politica per la famiglia e per la natalità”. Così il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, in audizione sulla legge di bilancio presso le Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, replicando alle osservazioni dei parlamentari. Un maovra, ribadisce il ministro, che “tutela i poveri. Non potete accusarci di non aver avuto attenzione alle famiglie a basso reddito. Questo non l’accetto”.
Giorgetti sulla manovra: “Il cuneo rimane uno dei pilastri della nostra politica”
“Sul superbonus – ha detto Giorgetti sempre relativamente alla manovra – noi stiamo intervenendo sui crediti d’imposta per motivazioni che non sfuggiranno a chi è transitato dal Mef. Però c’è un monte di lavori in pancia al Superbonus che continua, non si interrompe, e che continuerà nel corso tempo a produrre una spinta per il settore dell’edilizia. Ahimè con il combinato disposto di un Pnrr pienamente implementato, questa spinta sull’edilizia rischia di trovare un problema di offerta: qui abbiamo un problema di offerta”. Mentre sul cuneo fiscale, il ministro leghista ha definito “il cuneo contributivo è l’intervento, sotto l’aspetto qualitativo, più importante che abbiamo rifinanziato e incrementato. Rimane uno dei pilastri della politica del Governo. L’obiettivo nell’ambito del nostro mandato è di ridurre del 5% il cuneo fiscale”. Per quanto riguarda la spesa previdenziale, “facciamo un intervento sulle pensioni non minime doloroso, ma che corregge di circa 10 miliardi nei tre anni l’andamento” della spesa pensionistica. “Avrei preferito non farlo, ma in assenza di questo la quadratura del cerchio non poteva avvenire”.

“Pagare col bancomat? Non serve l’obbligo, si evita il negozio che non l’accetta”
”Credo che se tutti quelli che trovano dei ristoratori che rifiutano bancomat o carte di credito per il pagamento” cambiassero ristorante ”probabilmente tutti si doterebbero della macchinetta”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Rivolgendosi a Luigi Marattin, secondo cui si toglie la libertà di scegliere come pagare, il ministro risponde: ”Ha la libertà di cambiare ristorante e le suggerisco di farlo”.