Giorgia Meloni in Giappone rende omaggio al tempio shintoista di Meiji, ricostruito nel 1958

meloni al tempio

Il premier Giorgia Meloni, nell’ambito della sua missione in Giappone dove tra l’altro è previsto il passaggio di consegne alla guida del G7 con il premeir Kishida, ha fatto tappa al santuario Meiji dove ha seguito un percorso aperto in via straordinaria in occasione della sua visita a Tokyo. Il santuario con il suo grande parco intorno è una delle attrazioni maggiori della capitale e di tutto il Giappone, visitato da milioni di persone ogni anno. Il cuore del sito, costruito all’inizio del XX secolo, è il tempio shintoista dedicato al 122esimo imperatore giapponese, Meiji, e alla sua consorte, l’imperatrice Shoken, considerati i modernizzatori del Giappone.

Il tempio raso al suolo durante la guerra

L’Imperatore morì a 59 anni e poco dopo la moglie Shoken decise di togliersi la vita. Il tempio, opera dell’architetto Ito Chuta, venne terminato e consacrato nel 1920. Durante il secondo conflitto mondiale, come gran parte di Tokyo e del Giappone, venne quasi completamente raso al suolo e nel 1958 fu avviata una sua radicale ristrutturazione.

“Nuovo slancio alla collaborazione tra aziende e investimenti reciproci”

“Nuovo slancio alla collaborazione tra aziende e investimenti reciproci” sono stati annunciati da Giorgia Meloni nell’incontro con il primo ministro giapponese Fumio Kishida. La premier ha anche parlato di una “intensificazione del rapporto di interscambio che è cresciuto del 10pc a oltre 15mld euro”. “Il Giappone è una nazione amica con cui l’Italia sta lavorando in grandissima sintonia a 360 gradi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo l’incontro con il primo ministro giapponese Fumio Kishida.

Navi e aerei italiani nel Pacifico

L’Italia, ha spiegato la premier, assicurerà una “presenza più significativa” nell’area Indo-Pacifico “con navi, la Cavour e la Vespucci, e con F35. Una presenza importante per una cooperazione strategica”. “Sono state organizzate importanti esercitazioni militari congiunte, marittime e aeronautiche. L’Italia intende avere una presenza sempre più significativa, arriveranno la portaerei Cavour, la nave scuola Vespucci e gli F35. Una presenza molto importante che fa stato di una cooperazione strategica”, ha spiegato Meloni.