Giovanissima capotreno aggredita alla Stazione Termini. Polso rotto e prognosi di 30 giorni

Ennesima aggressione. E sempre nei confronti del personale di bordo di Trenitalia. Il responsabile del dipartimento Attività ferroviarie e Servizi della Fit-Cisl del Lazio, Fabio Bonavigo, ha reso noto che ieri a tre ore dalla fine dello sciopero indetto a livello nazionale e unitario per chiedere più sicurezza per il personale dei treni una giovanissima capotreno in servizio su un mezzo a Roma Termini è stata aggredita con calci, pugni e spntoni. Non si capisce se da uno sbandato o da un passeggero infuriato. La ragazza riporta una frattura al polso e una prognosi di ben 30 giorni.

Non si può andare a lavorare temendo per la propria incolumità

“Non è possibile che i lavoratori fronteggino sempre più frequentemente questi episodi: quanto avvenuto – dichiara – è la rappresentazione plastica del fatto che le ragioni della protesta sono sacrosante e che dobbiamo essere ascoltati”. “Servono risposte concrete e rapide da parte delle aziende e delle istituzioni tutte, perché non è accettabile che i lavoratori debbano uscire di casa temendo per la propria incolumità. Le condizioni di lavoro del personale frontline devono essere sicure. Adottare misure rapide – si deve ad esempio rimpinguare l’organico per evitare che i lavoratori siano lasciati soli a gestire situazioni potenzialmente pericolose – e al tempo stesso deve essere diffusa a ogni livello una cultura del rispetto nei confronti di persone che garantiscono quotidianamente un diritto collettivo”, conclude.