Giovanni, l’angelo di Ostia centro: il suo aiuto alla comunità nonostante le difficoltà

Giovanni a Ostia

Ne ha vissute tante, forse troppe. E la vita con lui non è mai stata così gentile. Anzi Ion, a Ostia da tutti conosciuto come Giovanni, ha vissuto il dolore, il vuoto, quel senso di abbandono e solitudine, ma è stato in grado di scrivere anche delle pagine ‘positive’ nella sua vita, che è stata spesso in bianco e in nero. Con il suo cuore puro, con la sua estrema forza di volontà, si è fatto amare dai cittadini di Ostia, che lo hanno quasi adottato. Giovanni a febbraio dello scorso anno ha ricevuto un premio simbolico proprio dai lidensi, che lo hanno voluto ringraziare e abbracciare perchè lui, con tanti sacrifici e senza un lavoro, si è impegnato per la comunità e ha riverniciato il ponte pedonale della stazione di Lido Centro.

Giovanni viene dalla Romania, ha 52 anni ed è legato a Ostia, che sente ‘casa sua‘. Ed è proprio a Ostia che ha voluto lasciare un segno. Il suo segno. Nonostante la sua condizione e tutte le sue difficoltà, lui non si è mai fatto abbattere dalle avversità della vita: le ha guardate dritte in faccia, le ha sfidate e da lì è ripartito. Aiutando gli altri, lui che ha bisogno di aiuto. Ha spesso pulito i marciapiedi, ha spazzato via le foglie per rendere tutto percorribile, ha messo in sicurezza i gradini rotti. E ha verniciato il ponte pedonale.

Una storia che scalda il cuore

Una storia, quella di Giovanni, che scalda il cuore e fa credere ancora nell’umanità. In una realtà sempre più egoista, prepotente e arrogante. Giovanni, nonostante la sua vita complicata, ha aiutato gli altri e lo ha fatto senza mai pretendere nulla in cambio. Se non qualche piccolo aiuto economico e quella enorme riconoscenza arrivata dai lidensi, che lo hanno voluto premiare simbolicamente. Lui aveva riportato ‘colore’ in quella zona degradata, abbandonata a se stessa.

E oggi, a distanza di tempo, si torna a parlare di lui. Giovanni è affezionato a Ostia, non vuole andare via e un residente pochi giorni fa lo ha incontrato, gli ha offerto da bere e da mangiare ed è entrato in punta di piedi nella sua ‘vita’. Giovanni ha ringraziato con il suo solito sorriso amico, poi ha iniziato a raccontare la sua storia difficile con la voce rotta dal pianto, con lo sguardo di chi ha dovuto combattere tanto. E di chi continua a farlo perché sa di non essere stato fortunato. Ed è proprio durante quel dialogo che Giovanni avrebbe raccontato di aver aiutato anche una parrocchia: avrebbe pulito tutto l’esterno della chiesa e avrebbe ottenuto 5 euro ‘rattoppati’ con un nastro adesivo.

Una cifra che lo avrebbe ‘deluso’. Ma Giovanni continua a sorridere, nonostante tutto.

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L’amore dei lidensi

I lidensi, in ogni caso, non si sono mai voltati dall’altra parte. Hanno conosciuto Giovanni, molti hanno ascoltato la sua storia e lo hanno adottato, imparando a volergli bene. Giovanni è diventato quasi loro fratello, un amico. Un uomo che ha conosciuto la sofferenza, ma che continua ad andare avanti. Un uomo che ha aiutato davvero, pur non avendo disponibilità economiche. Giovanni ha ‘offerto’ quello che aveva. Forse poco materialmente, tanto, tantissimo umanamente.

La replica della parrocchia

La parrocchia, chiamata in causa nel post social che in poco tempo ha fatto pieno di commenti (molti di indignazione), ci ha tenuto a specificare e a replicare che in realtà aveva concordato una cifra con Giovanni. E non certo 5 euro. E di averlo sempre aiutato, anche con il servizio docce ‘attivo’ per i senza fissa dimora. La loro ‘casa’ è aperta a chi ha bisogno di aiuto. A chi, come Giovanni, è un uomo speciale, amato da tutti.