Villa hollywodiana, Porsche 911 e Harley Davidson con 8,5 milioni truffati al fisco: nei guai 15 persone tra Anzio, Nettuno, Cisterna e Roma (FOTO E VIDEO)
Facevano la bella vita truffando il fisco. Ville holliwoodiane con piscina, orologi di lusso, gioielli di gran valore, Porsche 911 e Harley Davidson erano nel loro stile. Tanto c’era sempre il modo di recuperare i soldi attraverso il “credito d’imposta” e l’abbattimento delle tasse, ottenuto attraverso un vorticoso giro di fatture false.
È questo che avevano messo in piedi, coinvolgendo in tutto 15 persone, i titolari di due società specializzate nella commercializzazione di rottami metallici, con sede a Roma, ma che operava tra la Capitale, Anzio, Nettuno e Cisterna di Latina.
Ma l’astuta operazione, che durava ormai da anni e aveva consentito di frodare al fisco circa 4 milioni di euro, oltre a ottenere un contributo di 250 mila euro durante la pandemia dovuta al Covid, è stata stroncata dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma. Gli agenti, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno infatti sequestrato beni mobili e immobili, oltre a una considerevole somma di denaro, per un totale di circa 8 milioni e mezzo di euro, nei riguardi di 2 società e di 15 persone.
Le indagini
Le quindici persone coinvolte sono state denunciate e sono accusate dei reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento e distruzione di scritture contabili, indebita percezione di provvidenze pubbliche, riciclaggio e auto-riciclaggio.
I finanzieri della Compagnia di Nettuno hanno iniziato a indagare sui sulle due aziende, peraltro molto grandi e attive, analizzando i loro movimenti bancari. E si sono accorti dell’incredibile giro di fatture false, emesse da una decina di società inesistenti, prive di strutture operative e di personale alle dipendenze. Le fatture false servivano per consentire alle due società, una delle quali aveva un’unità operativa a Cisterna di Latina.
Il giro di fatture false
Gli agenti si sono accorti che, attraverso il giro di fatture false, le due società erano riuscite a maturare sia un ingente credito IVA che l’abbattimento del loro reddito imponibile, risparmiando così sulle tasse da versare al fisco oltre 4 milioni di euro. Per poter emettere le fatture venivano falsificati documenti di trasporto, che attestavano movimenti di automezzi in realtà mai avvenuti.
In più, alcune delle persone coinvolte avevano anche usufruito dei bonus e contributi erogati dallo stato nel periodo della pandemia da Covid, riuscendo a ottenere 250 mila euro.
Ma i finanzieri hanno recuperato quanto frodato in questi anni, con un sequestro pari a circa 8 milioni e mezzo di euro tra beni mobili e immobili.
I sequestri
I finanzieri hanno quindi posto sotto sequestro preventivo finalizzato alla confisca anche “per equivalente” del valore corrispondente alle imposte evase quattro immobili a Cisterna di Latina, tra cui una villa con piscina proprio al centro del paese, dove abitava uno dei due imprenditori. Sequestrati anche una una barca di 20 metri, orologi di lusso, gioielli, auto e moto d’epoca, oltre ai saldi dei conti correnti bancari. Durante le perquisizioni presso le abitazioni degli imprenditori sono stati rinvenuti circa 150.000 in contanti e 9 orologi Rolex, Cartier, Tudor e Panerai.