Giubileo, allarme cantieri: completato solo il 27% delle opere. Vertice a Palazzo Chigi
Il 24 aprile alle 16.30 mancheranno otto mesi esatti all’apertura della Porta Santa di San Pietro con cui il Pontefice darà ufficialmente il via al Giubileo 2025. Trentacinque settimane ci dividono dall’arrivo di almeno 32 milioni di pellegrini attesi.
A fronte di tempi così stretti c’è un dato che stona: solo il 27% delle opere in cantiere è conclusa. Il resto è tutto una serie infinita di lavori in corso, chiusure, disagi, ritardi.
Lo stato dei lavori
L’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori è arrivato martedì scorso dal commissario straordinario, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, alla 13esima riunione della cabina di regia convocata a Palazzo Chigi dal sottosegretario Alfredo Mantovano. E si può riassumere con una percentuale – 27% – che indica quanti interventi sono al momento conclusi (+2) o in corso (57) sui 218 previsti dall’ultima rimodulazione, al netto di 13 di cui è stata chiesta la cancellazione dal programma. In gioco restano le stesse somme: 2,9 miliardi, a cui si aggiungono i 500 milioni della misura Pnrr Caput Mundi che, con la rimodulazione del Piano negoziata con la Commissione Ue, si è vista accordare uno sconto per il 2024. È stato infatti dimezzato da 200 a 100 il numero di siti archeologici e culturali da riqualificare almeno al 50% entro fine anno.
Tor Vergata
All’unico intervento che risultava già concluso a febbraio (arresto del degrado e messa in sicurezza della zona dove dovrà sorgere l’area eventi a Tor Vergata presso le Vele della Città dello Sport) si è aggiunto un target procedurale: la conclusione del concorso di progettazione per la nuova passeggiata archeologica dei Fori imperiali. Per il resto, a parte i 57 interventi in corso (quasi raddoppiati rispetto ai 32 di febbraio), sono date in fase di “imminente avvio” entro maggio altre 44 misure. Ulteriori 18 risultano in gara, sette in progettazione con lavori già affidati, 90 in progettazione senza affidamenti. A questo pacchetto si aggiungono i lavori previsti dai Dpcm dedicati alla sanità e all’Ares 118, tutti in fase di progettazione.
San Pietro
Dove si cerca di correre di più è naturalmente nella zona intorno al Vaticano, dove insiste l’opera più complessa affidata ad Anas: il sottovia di Piazza Pia (70 milioni), che consentirà la pedonalizzazione del percorso da Castel Sant’Angelo a San Pietro. Il cantiere è stato aperto a fine agosto, sono in corso i lavori per spostare due collettori fognari e sta per iniziare lo scavo del nuovo sottovia. L’obiettivo è concludere l’opera entro l’8 dicembre. Partiti anche i restyling del percorso Via Ottaviano-San Pietro (4 milioni) e di quello via Stazione San Pietro-Passeggiata del Gelsomino, mentre entro fine mese dovrebbero decollare i lavori per il sottopasso pedonale di via Gregorio VII.
Prati in tilt
Ancora nel quartiere Prati, è cominciata la riqualificazione delle pavimentazioni storiche che dovrebbe concludersi entro l’estate. Sempre a inizio aprile è stato aperto il cantiere per riqualificare la piazza su cui affaccia la basilica di San Giovanni: il cronoprogramma è rispettato. Servono tre mesi in più, invece, da settembre a dicembre, per il ripristino del Ponte dell’Industria tra Ostiense e Marconi, colpito da un incendio a ottobre 2021. Ma preoccupano di più i lavori sulla linea A della metro: il servizio Ottaviano-Battistini dall’8 aprile chiude alle 21 per permettere la conclusione del rinnovo dell’armamento entro fine anno. E la riqualificazione di 27 stazioni comporta altri disagi. La promessa, però, è che entro dicembre saranno almeno finite Cipro, Spagna e Ottaviano.
IlTevere
Gli altri cantieri avviati riguardano l’ambito del Tevere e sono affidati alla società Giubileo 2025. Non è ancora chiaro cosa sarà degli interventi le cui gare sono andate deserte: la stazione Pigneto sembra essere ormai fuori dal programma, per il deposito tram Centro Carni – Via Severini si aspetta la nuova scadenza delle offerte il 29 aprile. Sul resto delle opere stradali e ferroviarie il sottosegretario ai Trasporti, Tullio Ferrante, ha sottolineato i “miglioramenti, soprattutto per quanto riguarda le competenze di Anas e Rfi”.
Gualtieri corre ai ripari
“A oggi a Roma è stato aperto il 27 per cento dei cantieri giubilari, la percentuale salirà al 50 per cento entro maggio”, ha spiegato Gualtieri. Il sindaco ha quindi mostrato una grafica inerente ai 231 interventi. Di questi: 2 progetti sono conclusi; 57 interventi, per circa 85 cantieri sono in corso; 44 sono in avvio tra aprile e maggio; 18 interventi sono in gara; 7 sono in progettazione con i lavori già affidati; 90 interventi sono in progettazione. Sono 13 invece i progetti per cui è stata chiesta la cancellazione dal programma dettagliato.
I prossimi decreti
Sul fronte delle attività amministrative i prossimi Decreti della presidenza del consiglio dei ministri, che saranno varati per il Giubileo, riguardano la spesa corrente, si tratta del sesto Dpcm che è stato registrato in Corte dei conti il 16 aprile scorso, e l’accoglienza, si tratta del settimo Dpcm che rimodula definitivamente e integra le azioni per l’accoglienza e che è oggetto di lavoro in queste settimane nelle riunioni della cabina di regia a Palazzo Chigi.