Giubileo, Codacons scrive a Papa Francesco: “Rimandi di un anno”
Il Codacons lancia un SOS a Papa Francesco: “Roma non è pronta”. Un appello forte, spedito direttamente al Vaticano, in cui si chiede un intervento per affrontare i ritardi nei lavori e i disagi strutturali della capitale.
Troppi cantieri, spazzatura e criminalità fanno di Roma una città che “rischia di andare in tilt”, soprattutto davanti ai 35 milioni di pellegrini attesi per il Giubileo 2025. Nella lettera indirizzata al Pontefice, il Codacons arriva a chiedere di posticipare l’Anno Santo per evitare un disastro organizzativo e una grave crisi per residenti e turisti.
L’appello del Codacons a Papa Francesco: “Roma in emergenza: tra cantieri infiniti e montagne di rifiuti”
“Ogni giorno raccogliamo le lamentele dei cittadini romani costretti a convivere con cantieri bloccati e disagi su tutti i fronti”, scrive il Codacons. La città si prepara all’apertura della Porta Santa il prossimo 24 dicembre 2024, ma i lavori necessari per accogliere milioni di visitatori non sono pronti. Nonostante le assicurazioni del Comune, la situazione è sotto gli occhi di tutti: “Come riportano diverse testate giornalistiche, i cantieri sono in ritardo, la viabilità è un caos e la gestione dei rifiuti è ormai fuori controllo”.
“Viabilità e sicurezza allo stremo, Roma non può sopportare un altro peso”
La lettera non risparmia dettagli sulla situazione della città, descritta come un “gigantesco cantiere aperto” che impatta su strade, trasporti e sicurezza pubblica. Emerge infatti il timore che, con l’arrivo di milioni di pellegrini, la gestione del traffico vada fuori controllo.
“Il Comune ha promesso di potenziare la presenza delle forze dell’ordine nei punti più critici, come la stazione Termini, ma non è chiaro dove troverà le risorse per garantire la sicurezza”, sottolinea il Codacons. E anche il trasporto pubblico è al collasso: tra linee metro carenti e bus insufficienti, il servizio taxi presenta forti criticità. “Ad oggi, le nuove licenze taxi non sono state ancora assegnate, e non è certo che saranno operative in tempo per il Giubileo”, si legge ancora nella lettera.
La provocazione del Codacons per salvare Roma: “Rinviare l’Anno Santo”
“La nostra richiesta potrebbe apparire provocatoria, ma la consideriamo una scelta di responsabilità verso i cittadini e i pellegrini”, dichiara il Codacons, suggerendo al Papa di valutare l’ipotesi di posticipare il Giubileo. “Vogliamo evitare che Roma si presenti ai fedeli e ai turisti come una città al collasso, con gravi rischi per la sicurezza e la salute pubblica”. Di fronte a una Roma piegata dalla lentezza burocratica e da problemi ormai cronici, l’associazione è chiara: un rinvio potrebbe permettere alla capitale di risolvere le sue criticità, tutelando così la città, i residenti e lo stesso Giubileo.
Degrado e criminalità, l’immagine della città in mondovisione
Roma è attraversata da decine di cantieri che, se da un lato promettono (forse) migliorie a lungo termine, dall’altro sembrano paralizzare la città, senza affrontare i problemi cronici che offrono uno spettacolo degradante: montagne di rifiuti, tendopoli nei pressi delle aree turistiche, criminalità diffusa e una sensazione palpabile di precarietà e pericolo. Strade sporche, accampamenti improvvisati e borseggiatori che infestano aree come Trastevere, il Colosseo e le stazioni principali.
A poche decine di metri dalla Basilica di San Giovanni, per esempio, sorgono accampamenti e discariche a cielo aperto che appaiono come uno schiaffo alla dignità della capitale. Le tendopoli dilagano anche nei quartieri più periferici, da Torrevecchia a San Basilio, da Ostiense al Pigneto, offrendo uno spettacolo indecoroso che non può passare inosservato agli occhi dei pellegrini.
Il noto quotidiano britannico Daily Express ha denunciato che Roma è ormai un incubo per i turisti, con fino a 100 segnalazioni al giorno di furti e aggressioni. Nei consigli del Foreign, Commonwealth & Development Office (FCDO), si avverte chi visita Roma a prestare massima attenzione vicino alle principali attrazioni e sulla metropolitana, in particolare presso la stazione Termini.
Mentre l’ombra del degrado e della criminalità danneggia l’immagine di Roma, le istituzioni continuano a promuovere una città “perfetta” che, al di là delle promesse, appare tutt’altro che pronta per un evento di tale portata mondiale.