Giunta Gualtieri: ok all’acquisto di 1200 case, ma i debiti di Roma non sono ancora quantificati
Giunta Gualtieri: ok all’acquisto di 1200 case, ma i debiti di Roma non sono ancora quantificati. Chi ha tempo non perda tempo: sembra questo il motto della Giunta Gualtieri alla guida di Roma da poco più di tre anni che ha appena varato un avviso pubblico che ha lo scopo di acquistare, quanto prima, 1.200 appartamenti da destinare all’edilizia residenziale pubblica (ERP). Un via libera immediato e urgente. Gualtieri e compagni hanno deciso di non attendere nemmeno il prossimo 31 gennaio 2025, prima del via libera alla grossa ed onerosa operazione immobiliare. Una data entro cui proprio il Campidoglio a trazione dem sarà chiamato non solo a quantificare il debito residuo che grava su Roma e sui romani dal 2008. Ma anche a decretare l’eventuale fine del periodo commissariale, dopo gli anni bui in cui la città eterna ha rischiato il default.
Ovviamente, Gualtieri dovrà trasmettere notizie sullo stato debitorio della Capitale anche al Governo nazionale. In passato, del resto, si era ventilata l’ipotesi che i debiti della Capitale venissero ‘spalmati‘ su tutta Italia. L’accelerazione nell’acquisto di nuove case – al normale ‘prezzo di mercato‘, così si legge tra le carte comunali che abbiamo potuto visionare – è prevista in una deliberazione della Giunta al completo dello scorso 21 novembre. In testa sindaco e vicesindaco, ed alla presenza degli assessori Alfonsi, Bugarini, Patanè, Pratelli, Segnalini e Smeriglio. Tuttavia, permangono ombre sulla gestione del debito storico di Roma, un tema che continua a gravare sulle casse pubbliche.
Giunta Gualtieri: “Ok all’acquisto di 1200 case”
La delibera, approvata il 21 novembre 2024, delinea gli indirizzi per l’acquisto di immobili dal mercato privato, puntando a incrementare il patrimonio destinato all’ERP. Secondo il piano, il Dipartimento per la valorizzazione del patrimonio e le politiche abitative dovrà accelerare le procedure per individuare e acquisire abitazioni immediatamente disponibili, pubblicando una nuova manifestazione di interesse rivolta agli operatori del settore.
L’obiettivo è ambizioso, forse anche troppo visto lo stato debitorio pregresso capitolino: raggiungere almeno 1.500-2.000 nuove unità abitative. Tuttavia, le attuali offerte in graduatoria, che includono circa 800 appartamenti liberi e 400 già locati al Comune, non sono sufficienti. Molte di queste unità non risultano immediatamente disponibili, rimandando la loro effettiva fruizione fino a 18 mesi. Per incentivare una maggiore partecipazione, sarà consentito ai proprietari di proporre sia unità libere sia locazioni già in essere, a patto che il numero di abitazioni libere superi quelle locate nello stesso stabile.
Il nodo irrisolto dei debiti di Roma, non ancora quantificati
Accanto agli sforzi per garantire il diritto all’abitare, il Comune di Roma deve ancora fare i conti con un nodo amministrativo di lunga data: il debito pregresso accumulato fino al 2008. Da allora, con la nascita dell’ente “Roma Capitale“, la gestione finanziaria della città è stata suddivisa tra vecchio e nuovo ordinamento, affidando a un commissario straordinario il compito di pagare creditori e debiti finanziari.
La Giunta Gualtieri non attende il 31 gennaio 2025
Nonostante i progressi, una stima precisa della massa debitoria resta un obiettivo non ancora raggiunto. Recentemente, una modifica introdotta nel Decreto-legge “Milleproroghe” ha imposto una scadenza definitiva: entro il 31 ottobre 2024, tutti i crediti dovranno essere individuati, mentre entro gennaio 2025 il commissario completerà la rilevazione finale.
Questo nuovo percorso prevede l’introduzione di una procedura di evidenza pubblica per chiarire definitivamente la posizione dei creditori e chiudere le partite ancora aperte. Si punta così a mettere fine a oltre quindici anni di incertezze e di mancata trasparenza finanziaria.
Sfide e prospettive per Roma e i romani
L’impegno della Giunta nel settore abitativo rappresenta una risposta concreta all’emergenza casa, ma il gap tra le unità disponibili e quelle necessarie resta un ostacolo rilevante. Parallelamente, la gestione del debito storico continua a essere una questione irrisolta, che rischia di pesare sul bilancio della Capitale.
Nel complesso, Roma si trova a un bivio cruciale: da un lato, l’opportunità di ampliare l’offerta abitativa e rispondere alle esigenze dei cittadini; dall’altro, la necessità di chiudere definitivamente i conti con il passato, garantendo trasparenza e sostenibilità economica per il futuro.